Artemis 1: un successo a livello mondiale che riporterà l’essere umano sulla Luna

03 marzo 2023

Ha fatto tappa anche a Nerviano, uno degli stabilimenti di Leonardo dove si sviluppano le tecnologie spaziali, il Victory Tour che NASA, ESA, Airbus e Lockheed Martin hanno voluto dedicare a tutti coloro che hanno attivamente partecipato e contribuito al successo di Artemis 1. 

Una delegazione composta da vari rappresentanti di NASA, ESA, Airbus e Lockheed Martin sta fisicamente portando presso le varie aziende che hanno lavorato alla missione Artemis 1, l’apprezzamento dei partner di riferimento della nuova avventura spaziale che riporterà l’essere umano sulla Luna. Un riconoscimento alla professionalità dimostrata da tutti coloro che hanno preso parte al progetto, premiando gli 80 dipendenti Leonardo dello stabilimento di Nerviano (Milano) che hanno collaborato al successo della missione.

Il programma è stato sviluppato dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con l’obiettivo di farci tornare sul nostro satellite, questa volta per restarci. Ma per guardare anche oltre, verso Marte. La missione è partita il 16 novembre 2022 dal Kennedy Space Center con il nuovo sistema di lancio (SLS), dando il via al viaggio di Orion, il veicolo spaziale. Orion ha svolto una missione di 25 giorni che l'ha visto effettuare due sorvoli ravvicinati con la Luna. Passando a una distanza di 130 km dalla superficie lunare, il veicolo, ha portato a termine con successo i test pianificati, mettendo alla prova tutti i sistemi in dotazione e verificandone l’affidabilità in preparazione di un volo con equipaggio. Orion è felicemente rientrato a Terra, ammarando nell’Oceano Pacifico l’11 dicembre.
 

© NASA-Joel Kowsky

A bordo di Orion, oltre alla capsula che ospiterà gli astronauti durante il viaggio, lo European Service Module (ESM) dell’ESA, il modulo che fornisce elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua ai futuri viaggiatori. E proprio a Nerviano “nasce” il cuore vitale dell’ESM, i pannelli fotovoltaici (PVA) che compongono le quattro aIi del modulo: misurano sette metri ciascuna e sono in grado di erogare circa 11kW complessivi per l’alimentazione dell’elettronica di bordo. Sempre presso il sito lombardo vengono, inoltre, prodotte le unità elettroniche (PCDU) che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale.
 

© NASA

In occasione del “Victory Tour”, la delegazione, oltre a premiare i dipendenti, ha potuto visitare le aree tecniche del sito di Nerviano e vedere dove prendono vita le tecnologie che hanno contribuito al successo della missione. 

Per Giovanni Fuggetta, SVP Divisional Space Business di Leonardo, che ha seguito la visita della delegazione a Nerviano, “il ritorno sulla Luna è una sfida che, come Leonardo, abbiamo abbracciato con entusiasmo e siamo molto felici che le nostre competenze e tecnologie siano apprezzate e riconosciute dai nostri partner. Siamo orgogliosi di essere parte di questa nuova pagina dell’esplorazione spaziale insieme alla NASA e all’Agenzia Spaziale Europea”.
 

Lavorazione di pannelli fotovoltaici presso il sito Leonardo di Nerviano

L’Italia, con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha svolto un ruolo di primaria importanza in Artemis I e sarà protagonista  nei suoi sviluppi e nello sforzo internazionale per la permanenza dell’uomo sulla Luna e nel suo prossimo viaggio verso Marte. A livello industriale, grazie a Leonardo e alle joint venture Thales Alenia Space (67% Thales, 33% Leonardo) e Telespazio (67% Leonardo, 33% Thales), vengono messe  a disposizione una serie di competenze distintive nel campo delle infrastrutture, della robotica, dell’intelligenza artificiale e della connettività.