Continua senza sosta l’impegno di Leonardo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus

09 aprile 2020

Insieme con le Forze Armate, i Corpi dello Stato e alcune aeronautiche militari estere, anche la Divisione Velivoli di Leonardo ha messo a disposizione delle autorità alcuni dei suoi assetti per supportare l’emergenza Coronavirus.

 

Per il trasporto di materiale e attrezzature sanitarie (mascherine, dispositivi di protezione individuale, respiratori), l’Aeronautica Militare e diverse Forze Aeree straniere hanno effettuato voli per trasportare in Italia materiale necessario e personale specializzato. Voli che si sono aggiunti a quelli effettuati con aerei commerciali da vari paesi amici. 

Per questo essenziale lavoro, Leonardo ha effettuato e sta effettuando una serie di voli per recuperare materiale sanitario e trasferirlo, per conto della Protezione Civile, nel più breve tempo possibile verso le regioni e i centri maggiormente colpiti dall'emergenza. Leonardo sta partecipando così allo sforzo congiunto di tutte le Forze Armate italiane, che hanno messo a disposizione ben 70 elicotteri e 7 aerei a supporto dell’emergenza, compresi gli ATR 42 e 72 (Guardia Costiera e Guardia di Finanza) e i C-27J  dell’Aeronautica Militare, impiegati anche come vere e proprie "ambulanze volanti" per il trasporto di pazienti altamente infettivi in modalità bio-contenimento attraverso speciali barelle isolate A.T.I. (Aircraft Transit Isolator) e dotate di apparati di respirazione durante il volo.

I velivoli utilizzati da Leonardo sono stati un ATR 72 e un C-27J, basati a Torino-Caselle. I piloti collaudatori hanno condotto i nostri due aerei in vari aeroporti italiani: “Nel senso d’impotenza di fronte ad un nemico così difficile da combattere – afferma uno dei piloti Leonardo - volare e portare aiuto è una bella sensazione: il poter mettere a disposizione tutto il team Leonardo per una battaglia senza confini, è fonte di orgoglio e l’entusiasmo continuerà a supportarci nell’aiutare chi sta in prima linea. Caricare, decollare, scaricare e via verso un’altra destinazione trovando sempre persone impegnate come noi e in un clima di silenziosa stima reciproca: sono ricordi che ci porteremo dentro per lungo tempo”.

In particolare, nelle passate due settimane, l’ATR 72 ha volato per 9.686 chilometri per un totale di 27,35 ore tra Torino e varie destinazioni italiane (Roma, Sicilia, Sardegna, Puglia, Veneto) trasportando 74,7 m3 di materiali pesanti, un totale di 3,1 tonnellate. Il C-27J, invece, ha volato per 5.556 chilometri per un totale di 13,40 ore di volo trasportando 64 m3 di materiale pesante, 3,5 tonnellate, anche in questo caso verso le isole e la Puglia passando per Roma.

Le operazioni di carico del materiale e la sua gestione in volo sono gestite dal loadmaster, uno dei componenti dell’equipaggio: “Mi sento parte di un team, unito, proattivo, sicuro, tutti insieme pronti per aiutare – ci dice uno dei loadmaster della Divisione Velivoli - con la mia professionalità al servizio di una giusta causa e con Leonardo al mio fianco. È dura perché bisogna agire con estrema urgenza, riposarsi il minimo necessario e proteggere le nostre famiglie. Ma è gratificante e giusto farlo, con serietà e attenzione e ce la faremo tutti insieme!”.

Un impegno non semplice per la struttura operativa della Divisione vista l’eccezionalità del tipo di operazioni volate e i rischi sanitari: “Considerando l’attuale scenario – afferma il Capo della Linea Volo della Divisione - l’azienda ha messo in atto tutte le precauzioni necessarie per poter lavorare con un adeguato livello di sicurezza. Appartengo alla categoria dei fortunati che possono lavorare e cercare di condurre una vita la più “normale” possibile nonostante le ristrettezze a livello sociale ed economico alle quali siamo tutti sottoposti, comunque questa attività rappresenta per me e per noi tutti motivo di orgoglio e ulteriore soddisfazione e mi offre l’opportunità di contribuire concretamente a combattere questa battaglia”.

Per la programmazione e la gestione di questi voli, essenziale è stato il contributo della Sala Operativa: “A parte i primi giorni di smart working in cui per ovvi motivi tutte le mie abitudini sono state rivoluzionate – ci racconta un addetto della Sala Operativa della Divisione – ho raggiunto un buon equilibrio nel quale mi sento di poter effettuare il mio lavoro in modo sicuro per la mia salute e quella dei miei familiari, ma soprattutto so di poter garantire tutta la mia professionalità e disponibilità in questo momento particolarmente problematico. Reputo la mia attività in Sala Operativa in questo momento ancora più importante e fondamentale per poter garantire un buon coordinamento tra gli enti aziendali al fine di supportare al meglio le istituzioni durante questa emergenza”.



Grazie a tutti coloro che lavorano instancabilmente in Leonardo per sostenere la battaglia contro il virus!


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