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Con il programma LPS - Leonardo Production System - si traccia il percorso di Leonardo verso la “smart factory”

Dopo i primi tre anni di successi per l’LPS sugellati dall’inclusione di Leonardo all’interno della WCM Association, via libera alla versione LPS 4.0 per disegnare i processi produttivi digitali del futuro

Compie tre anni il programma LPS, Leonardo Production System, nato nella primavera del 2019 con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza e la produttività dei siti industriali di Leonardo, mediante un approccio orientato al miglioramento continuo nella gestione dei processi e programmi, in grado di garantire sempre più qualità e sicurezza. 

Il programma trova fondamento nel WCM - World Class Manufacturing - una metodologia di produzione strutturata e integrata, volta a migliorare continuamente tutte le performance produttive, al fine di garantire qualità del prodotto e soddisfare le attese del cliente. Il nuovo sistema introdotto con LPS si pone un triplice obiettivo: ridurre gli sprechi presenti nel processo produttivo in essere; coinvolgere tutti i lavoratori del sito, responsabilizzandoli e rendendoli parte integrante e attiva del processo; aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro. 

A testimonianza della bontà del lavoro svolto, Leonardo è stata inclusa all’interno della WCM Association, l’organizzazione che raggruppa le più importanti e meritevoli aziende che, a livello mondiale, implementano al loro interno processi produttivi ispirati al WCM.

Il WCM rappresenta l’evoluzione e l’integrazione di metodologie e di logiche volte a ottimizzare la produzione sviluppate a partire dagli anni ’50 tra cui Lean Manufacturing (Produzione snella), JIT (Just in Time), QRM (Quick Response Manufacturing) e TPM (Total Productive Maintenance). Il WCM aggiunge a queste un’attenta valutazione delle perdite e degli sprechi, ai fini di una progettualità coerentemente priorizzata e finalizzata (Cost Deployment). Le attività dei team coinvolti nel WCM sono orientate alla realizzazione di progetti Kaizen con l’obiettivo di azzerare le perdite e le loro cause per ottenere la soddisfazione del cliente e degli stakeholder, garantendo, in generale, la riduzione dei costi aziendali. 

La World Class Manufacturing Association è un’organizzazione no-profit, composta da diverse realtà manifatturiere, nata  per favorire lo sviluppo e l'attuazione delle migliori pratiche di produzione, oltre che per contribuire all'aumento della competitività del sistema produttivo, a beneficio delle aziende partecipanti, dei loro stabilimenti e dei clienti finali. La WCM Association favorisce lo scambio di conoscenza tra le diverse aziende che ne fanno parte, facendosi garante di identificare gli auditor che attivamente supportano lo sviluppo del programma e assegnando i “WCM Awards” ai migliori stabilimenti 

 

Le inefficienze che il programma LPS si propone di eliminare riguardano le scorte non necessarie e i movimenti superflui. Nel primo caso, eccessive giacenze di materia prima, semilavorati e prodotti finiti incrementano il lead time, ossia i tempi di consegna. Lo stato ideale dovrebbe essere rappresentato da una situazione di zero buffer, con un conseguente flusso dei beni più veloce, anche perché le scorte non necessarie creano costi di stoccaggio, potendo quindi compromettere la competitività dell’azienda. 

I movimenti superflui, invece, sono rappresentati dai movimenti eseguiti dagli operatori che non portano valore aggiunto al prodotto. Ne sono esempio quelli compiuti dall’operatore quando debba spostarsi per ricercare un particolare codice o un utensile. Spesso i movimenti non necessari riguardano l’ergonomia della postazione di lavoro, che costringe l’operatore a piegarsi, spostarsi o a compiere altre azioni che potrebbero essere evitate. Tale tipologia di spreco porta l’individuo a stancarsi ed è destinata a generare problemi di produttività e, spesso, di qualità. 

Lo sviluppo del programma LPS ha quindi richiesto un ripensamento del processo produttivo e un’ottimizzazione, non solo dei processi di produzione, ma anche di tutto il ciclo di vita del prodotto: movimentazioni, scorte, controlli, manutenzioni, gestione della supply chain, sino alla progettazione e modellazione dei processi operativi.

Con il programma LPS abbiamo introdotto in Leonardo un approccio sistemico e logico per migliorare le nostre performance produttive. Abbiamo identificato, nel 2019, gli stabilimenti di Pomigliano e Nola come siti pilota e siamo arrivati, a fine 2021, ad introdurre la nuova metodologia di produzione in sedici siti italiani con l’avvio di oltre 1.900 progetti di miglioramento. Il nostro obiettivo è di arrivare a coinvolgere diciannove siti nel corso di quest’anno”, spiega Fabio Barsotti, Direttore Ottimizzazione della Produzione e della Gestione Programmi di Leonardo.  

I NUMERI DI LPS IN TUTTE LE AREE DOVE LPS È STATO ATTIVATO SI È OTTENUTO: 16 380 >200 >3000 >1900 PROGETTI DI MIGLIORAMENTO +30,000 SITI METODI E STRUMENTI ADDETTI COINVOLTI IN PROGETTI DI MIGLIORAMENTO ORE DI FORMAZIONE 95% +30% 0 DI RIDUZIONE DEGLI INCIDENTI (SICUREZZA) DI MIGLIORAMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ CONDIZIONI DI BREAKDOWN ADDETTI SELEZIONATI COME PILLAR LEADER E CO-LEADER

Il programma LPS diventa 4.0 per supportare integrazione tra digitale e manifattura

 

Dai numeri emerge come sia stata seguita una roadmap di assoluto rilievo, alla quale oggi si aggiunge un ulteriore tassello che vede nella digitalizzazione dei processi lo snodo principale. Nei prossimi dieci anni, Leonardo sarà infatti impegnata sia nella valorizzazione dei business consolidati che nello sviluppo dei progetti di innovazione tecnologica, delineati dal piano strategico Be Tomorrow 2030, con il proposito di attuare una trasformazione sostenibile dei nuovi cicli tecnologici, soprattutto grazie all’integrazione fra digitale e manifattura. “Per rispondere in modo rapido e coerente alla vision strategica aziendale, abbiamo varato il programma LPS 4.0, rivisitando il Leonardo Production Systems in una versione sempre più attenta alla informatizzazione digitale della produzione: con LPS 4.0 intendiamo impattare direttamente sui costi di trasformazione dei processi, per contribuire, con l’adozione del digitale, a migliorarli in chiave di sostenibilità”. In sintesi, “seguendo una logica di crescente digitalizzazione, la curva delle performance ottenibili grazie all’LPS diventa quella tratteggiata in rosso, incrementando i risultati raggiungibili in un medesimo arco temporale”, sottolinea Barsotti. 

 

TEMPI PERFORMANCE Velocizzare e potenziare il miglioramento della performance attraverso l’eccellenza operativa MENO TEMPO PER GLI STESSI RISULTATI PIÙ RISULTATI CON GLI STESSI TEMPI LPS LPS 4.0

Il programma LPS 4.0 di digitalizzazione dei processi produttivi incrementa le performance operative a parità di tempo impegnato e utilizzo delle risorse 


Nel dettaglio, la realizzazione di una piattaforma digitale potenzia la trasformazione nei cicli produttivi, rendendo immediatamente visibili le inefficienze e integrando un sistema di gestione volto ad attaccarle in modo sistematico con l’obiettivo di generare un continuo miglioramento del processo. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, vengono infatti integrati i dati dell'impianto per supportarne analisi e visualizzazione, tramite processi decisionali data driven, per la puntuale definizione delle eventuali disfunzioni. Queste soluzioni di industria 4.0 aumentano sensibilmente la profondità dell’elaborazione e dell’analisi delle disfunzioni permettendo di organizzare un maggior numero di team di miglioramento integrati che lavorino soddisfacendo tutti i dettami alla base dell’LPS 4.0, passando quindi da una fase reattiva di risoluzione dei problemi ad una proattiva in grado di guidare le future performance.