Alenia Aermacchi SF-260: 900, ma non è ancora finita!

Alenia Aermacchi ha consegnato il 900° SF-260 costruito, stabilendo un record di tutti i tempi per l'industria aeronautica italiana.

Venegono Superiore (VA)  30 luglio 2012

Alenia Aermacchi ha consegnato il 900° SF-260 costruito, in questo caso una variante turboelica SF-260TP, stabilendo un record di tutti i tempi per l’industria aeronautica italiana. L’SF.260 infatti, a ben 46 anni dal primo volo, è oggi il velivolo italiano di maggior successo prodotto in tempo di pace, essendo stato ordinato da non meno di 27 forze aeree e diverse scuole di volo, aeroclub e clienti privati.

 

Ampiamente utilizzati in tutto il mondo, gli SF-260 rappresentano oggi il punto di riferimento fra gli aerei da addestramento utilizzati dalle forze aeree per selezionare gli allievi e coprire la fase primaria dell’addestramento. Le ben note qualità addestrative dell’SF.260, ancora ineguagliate, derivano dal giusto equilibrio fra prestazione e capacità acrobatica eccellenti e dalla perfetta armonizzazione dei controlli di volo intorno ai tre assi. Il risultato è un aereo che non solo è considerato un piacere da volare da parte di provetti piloti – il suo uso da parte di varie pattuglie acrobatiche ne è testimonianza – ma che è anche “il maestro” più efficiente per gli aspiranti piloti che necessitano di acquisire la necessaria abilità di pilotaggio il più presto possibile prima di continuare l’addestramento volando su più sofisticati ma molto più costosi addestratori avanzati.

 

Un ulteriore apprezzamento del velivolo risulta evidente dai ripetuti ordini di SF.260 in varie versioni, sempre più aggiornate, fatti da oltre la metà degli operatori che lo hanno ordinato (17 su 27), mentre cinque di essi hanno addirittura riordinato la macchina tre o quattro volte. Si tratta di una prova inequivocabile delle qualità e del continuo processo di miglioramento del prodotto SF-260.

 

Le più recenti versioni attualmente disponibili sono l’SF-260E con motore a pistoni e la corrispondente versione con propulsore a turboelica SF-260TP (che ha effettuato il primo volo nel 1980), entrambi da considerarsi i velivoli con le migliori prestazioni nelle rispettive classi e concepiti per garantire un’agevole transizione dei piloti non solo dallo screening al basico ma anche direttamente al training avanzato. Una versione aggiornata di quest’ultima variante con cockpit digitale è in corso di sviluppo.
L’aereo è stato anche sviluppato nella variante “Warrior” (“Guerriero”), capace di compiere operazioni contro-insurrezionali (COIN) e ancora in servizio presso varie forze aeree nel mondo.

 

Progettato negli anni ’60 da Stelio Frati – il famoso designer italiano di aerei sportivi ad alte prestazioni sin dagli anni ’50 quali il Falco, il Picchio e il Nibbio – l’SF-260, allora prodotto dalla Siai Marchetti, effettua il primo volo e ottiene la certificazione nel 1966. Nel 1997 l’Aermacchi prende in carico il programma SF.260 e con la costituzione di un team dedicato ne ha rivisto il progetto applicando una serie di modifiche strutturali e impiantistiche per semplificare e rendere più efficente la produzione di serie. Tra le principali modifiche apportate l'adozione di un nuovo impianto combustibile, l'installazione di un impianto di condizionamento, nuovo cockpit con nuovi sedili e nuovo tettuccio per favorire l’impiego da parte di piloti militari oltre ad un sistema autopilota e un'avionica di ultima generazione.

 

L’aereo può considerarsi il risultato finale del desiderio di perfezione del designer. Proprio per le sue caratteristiche di “macchina sportiva dell’aria”, l’SF-260 ha registrato un buon successo anche tra i piloti privati e gli Aero Club tanto che, ancora oggi è molto vivo il mercato civile per SF-260 (ex militari) di seconda mano.