C-27J Spartan Next Generation: ne parliamo con il Project Test Pilot

11 novembre 2020

Il C-27J Spartan rappresenta un vero punto di riferimento nel mercato dei velivoli da trasporto tattico multi-missione. Per offrire ai clienti un aereo capace di affrontare in modo ancora più efficace tutte le sfide operative, dai teatri più impegnativi nelle aree di crisi alle operazioni di supporto umanitario in condizioni estreme, la Divisione Velivoli di Leonardo ha lanciato il nuovo C-27J Spartan Next Generation dotato di un’avionica aggiornata allo stato dell’arte e winglets per migliorare ulteriormente le prestazioni.

Per conoscere meglio quali sono le caratteristiche del nuovo “Next Generation” e per saperne di più sull’efficienza operativa e le prestazioni del C-27J, abbiamo parlato con il nostro pilota collaudatore Matteo Maurizio, Head of Project Test Pilot Airlifters, Special Versions and UAS della Divisione Velivoli di Leonardo, che ha seguito la nuova variante dello Spartan sin dai primi voli prova.
 


Le novità introdotte con la nuova versione C-27J Spartan Next Generation, hanno migliorato le qualità dell’aereo. Quali sono le principali differenze rispetto alla precedente configurazione dello Spartan, di cui oltre 85 esemplari stanno già volando in tutto il mondo?

Le principali differenze sono legate alla qualità di volo e alle prestazioni del velivolo. In termini di qualità, devo sottolineare che la nuova tecnologia allo stato dell’arte dell'avionica ci consente da un lato di soddisfare pienamente il nuovo standard internazionale di navigazione denominato Performance Based Navigation e di avere a disposizione le funzionalità di FANS1/A+ Datalink, TCAS 7.1, ILS Cat II e Enhanced Video TAWS, dall’altro di incrementare le capacità militari tattiche con l’integrazione del Mode 5 IFF/ADS-B out e del tactical VNAV e Search and Rescue. Questo ci permette di sfruttare tutte le capacità offerte dal poter operare all’interno di spazi aerei civili senza limitazioni e di incrementare l’interoperabilità in scenari operativi tattici.

Il nuovo layout della cabina di pilotaggio, con una nuova configurazione di luci e pannelli a LED, comprende 5 schermi multifunzione a colori, che hanno una nuova e migliorata simbologia rispetto al passato, con evidenti vantaggi per l'efficienza della condotta di volo, un doppio sistema di gestione del volo ridondante (FMS, Flight Management System), due sistemi di autopilota digitali-flight director con capacità automatica di gestire i regimi del motore e una suite di comunicazione completa. Per i voli in teatro operativo queste caratteristiche, unite alla presenza dei numerosi e ampi finestrini in cabina di pilotaggio tipici dello Spartan, alla piena compatibilità del cockpit con i sistemi di visione notturna NVIS/NVG e alla disponibilità dell’Head-Up Display, riducono al minimo il carico di lavoro per il pilota migliorando la sua capacità di gestire la missione efficacemente di giorno, di notte e in condizioni meteorologiche avverse. In termini di prestazioni invece, le nuove winglets ci offrono diversi vantaggi in termini di controllabilità della macchina, in particolare nel volo a bassa velocità oltre ad una migliore capacità di carico anche in condizioni di alte temperature e alte quote.

 

Grazie alla sua eccezionale resistenza strutturale, alla ridondanza dei sistemi e alla capacità di operazioni autonome, lo Spartan offre qualità uniche, non riscontrabili negli aeroplani della stessa classe o derivati da turboelica commerciali. Le nuove funzionalità introdotte migliorano le già buone prestazioni?

Assolutamente. Posso solo citare la velocità di crociera di 602 km/h (325 KTAS) e la quota operativa di 9.144 m (30.000 piedi). Mentre questi numeri non cambieranno con il nuovo standard, le winglet invece migliorano le capacità di salita in termini di dislivelli superabili o massimo peso al decollo (MTOW) di circa 1.000 kg e questo ci permette di operare da quegli aeroporti con dislivelli particolarmente elevati normalmente serviti da velivoli quadrimotore.  

 

Matteo, hai un’esperienza di volo di oltre 6.000 ore su diversi tipi di aeromobili, dai caccia bisonici ai molto meno veloci aerei da pattugliamento marittimo e hai circa 1.000 ore sullo Spartan, come consideri il C-27J in termini di operazioni sul teatro operativo? E come si comporta invece in operazioni di supporto umanitario, più “tranquille” ma comunque impegnative?

Lo Spartan è un eccellente velivolo da trasporto tattico per gli scenari operativi. Ha un'ottima controllabilità a tutti i regimi di volo, consente al pilota la massima capacità di gestire la missione e un notevole campo visivo esterno e inoltre ha motori di elevata potenza, tutte qualità molto importanti nelle operazioni sui teatri operativi. Lo Spartan ha un'eccellente manovrabilità a bassa quota, caratteristica molto importante per operare in piena sicurezza in condizioni marginali e critiche. 

Rispetto ad altri velivoli da trasporto militare della sua classe, il C-27J ha i migliori ratei di discesa e salita e può anche eseguire manovre tattiche a 3 g, riducendo al minimo la fase di avvicinamento e potendo raggiungere una quota di sicurezza più rapidamente in scenari dove il livello della minaccia è elevato. Il sistema di autodifesa, DASS - disponibile come opzione e già adottato da diversi clienti del C-27J - unitamente alla citata capacità di eseguire manovre evasive a bassa quota ci consentono di operare in sicurezza e, laddove possibile, di sfruttare il terreno come protezione contro le minacce a terra. In ogni caso, anche in quelle condizioni, lo Spartan è un velivolo che “asseconda” il pilota, non è difficile da pilotare anche a bassa velocità e bassa quota e ha prestazioni in condizioni vicine allo stallo piuttosto favorevoli per un velivolo di questa classe. 

Parlando di operazioni umanitarie, penso che la parola chiave qui sia: "operazioni autonome". Il velivolo è dotato di un’APU (Auxiliary Power Unit), fondamentale per le operazioni su piste non preparate, non attrezzate o in situazioni dove il supporto a terra per qualche motivo non è in grado di assicurare i propri servizi. Dispone inoltre di un’elevata autonomia che consente di operare senza la necessità di fare necessariamente rifornimento presso l'aeroporto di destinazione. Per questo tipo di operazioni inoltre, il C-27J è l'unico velivolo della sua classe con la possibilità di regolare il piano di carico sia in altezza che in inclinazione per facilitare le operazioni di carico/scarico dove non è disponibile alcun supporto esterno come un carrello elevatore o uno specifico mezzo di caricamento. Lo Spartan è qualificato per effettuare decolli e atterraggi corti (STOL) su aeroporti innevati, sabbiosi e non preparati, il che significa che possiamo raggiungere un’ampia tipologia di aeroporti in tutto il mondo, come già ampiamente dimostrato fino ad oggi.