Per saperne di più sul programma F-35

Lanciato negli USA per dotare le tre Forze Aeree statunitensi di un caccia interforze da supporto tattico, il velivolo F-35 Lightning II – allora denominato JSF (Joint Strike Fighter) - ha ben presto riscosso l'attenzione di altri Paesi per le caratteristiche operative e per la valenza del programma industriale.

Roma  09 aprile 2015

Lanciato negli USA per dotare le tre Forze Aeree statunitensi di un caccia interforze da supporto tattico, il velivolo F-35 Lightning II -  allora denominato JSF (Joint Strike Fighter) - ha ben presto riscosso l’attenzione di altri Paesi per le caratteristiche operative e per la valenza del programma industriale. Otto nazioni hanno così deciso di partecipare allo sviluppo: Regno Unito, Italia, Olanda, Canada, Australia, Turchia, Danimarca e Norvegia e altri due Paesi, il Giappone e Israele, hanno deciso di ordinare alcuni esemplari.

Le attività di programma sono iniziate negli USA nel 1994 nell'ambito del progetto JAST (Joint Advanced Strike Technology) che prevedeva lo sviluppo di un velivolo da combattimento di nuova generazione, che fosse in grado di combinare una tecnologia che garantisse un impiego a lungo termine con la possibilità di sostituire, con un unico aereo sviluppato in più versioni, un’ampia gamma di velivoli della flotta militare statunitense.

 

 

 

Alla prima fase di esplorazione tecnologica (Concept Exploration), ha fatto seguito la fase di Concept Demonstration (dal 1996 al 2001), alla quale l’Italia ha aderito a partire dal 1998. In questa fase di definizione sono state individuate le tecnologie essenziali, da studiare e sviluppare nella successiva attività di costruzione dei prototipi ed è stata scelta l’Azienda costruttrice destinata a proseguire il programma. Nel 2001, infatti, il contratto è stato assegnato, in qualità di "prime contractor", a Lockheed Martin che, con il suo F-35, si è aggiudicata la gara. guidando un consorzio di cui fanno parte, come partner principali, Northrop Grumman e BAE Systems e Pratt & Whitney per la parte motoristica.

 

 

 

 

L'Italia è il secondo più importante partner internazionale, dopo il Regno Unito. Il nostro Paese contribuisce per il 4,1% alle fasi di progettazione e sviluppo dell'F-35. In Italia è stata realizzata, presso la base dell'Aeronautica Militare di Cameri (Novara), un centro autonomo di produzione e supporto per gli F-35 che in futuro faranno parte della flotta italiana. L'impianto industriale, attualmente l'unico fuori dai confini americani, è costituito da una linea di assemblaggio finale e di prova (FACO - Final Assembly and Check Out) che includerà anche centro logistico per la manutenzione, riparazione e aggiornamento in Europa degli F-35  (MRO&U).

 

 

 

 

Finmeccanica, rappresentata da Alenia Aermacchi, Selex ES e Oto Melara, è l’attore industriale chiave nel programma italiano per gli F-35 e insieme ad Avio - azienda nazionale leader nella motoristica e ad altre aziende esterne al Gruppo - si è preparata ad affrontare un coinvolgimento industriale di lungo periodo per supportare l’intero ciclo di vita del JSF.

 

 

 

 

Alenia Aermacchi è responsabile della produzione dell'ala dell'F-35 come seconda linea di produzione in aggiunta a quella Lockheed Martin, e ha iniziato la produzione di componenti destinati alla linea di assemblaggio finale dei velivoli in USA e in Italia. In base all'attuale numero totale di aerei che si prevede saranno ordinati, si stima che il volume delle ali da produrre ammonti a circa 800 ali complete, nell'arco temporale 2014-2028, con consegne di componenti ad alta precisione già iniziata nel 2009, e consegna del primo assemblaggio di sezione di fusoliera-ala effettuata all’inizio del 2012. Presso il centro operativo di Cameri (Novara) sono state realizzate tutte le infrastrutture, macchinari e attrezzature necessari per l’assemblaggio dei velivoli F-35. Le attività di assemblaggio e di prova sono svolte da Alenia Aermacchi in stretta collaborazione con Lockheed Martin e con l'Aeronautica Militare, per sfruttare l'esperienza congiunta necessaria a svolgere le successive attività di manutenzione, riparazione e aggiornamento nel corso della vita operativa della flotta.