Osservazione satellitare: una soluzione efficace contro il cambiamento climatico

Ne parliamo con Lucia Luzietti, Engineering and Services Provisioning - Head of Emergency Services and Operation di e-GEOS

26 maggio 2021

L’affascinante viaggio alla scoperta delle tecnologie di global monitoring prosegue, nel mese di maggio, con un approfondimento sul tema del cambiamento climatico attraverso le suggestive immagini del calendario 2021 di Telespazio ed e-GEOS “Love Planet Earth”, realizzato in collaborazione con National Geographic Italia.

Gli scatti satellitari sono un prezioso punto di partenza per approfondire l’impegno e il contributo di Leonardo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Lo sviluppo delle potenzialità offerte dalle tecnologie spaziali a supporto della crescita sostenibile del Pianeta è, infatti, uno dei pilastri del piano strategico “Be Tomorrow – Leonardo 2030” e del Piano di Sostenibilità di Leonardo.

Oasi di Liwa. Siamo nei pressi di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Qui una piantagione di palme testimonia i progetti di riforestazione in atto nell’area. Filari di alberi che rappresentano visivamente, e non solo, una vera e propria barriera contro l’avanzare delle dune del deserto. Un progetto di sviluppo e, allo stesso tempo, un argine al cambiamento climatico e alle sue conseguenze come, ad esempio, la desertificazione. Queste piantagioni sono state catturate dalle immagini del mese di maggio del calendario Love Planet Earth associate al Sustainable Development Goal (SDG) n.15 dell’Agenda 2030 dell’ONU "La vita sulla Terra”.

Liwa Oasis, Abu Dhabi, UAE. Sentinel-1 © ESA (2020). Processed by e-GEOS

 

Calendario “Love Planet Earth” – Scatti associati al mese di maggio 2021

Grazie all’evoluzione della tecnologia di monitoraggio satellitare della Terra, fenomeni come quello del cambiamento climatico possono essere monitorati e analizzati in maniera sempre più efficace, dando supporto alle azioni intraprese a livello internazionale. Pensiamo ad esempio al programma di osservazione della Terra Copernicus, dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei, sviluppato dall’Unione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) - cui Leonardo partecipa con un importante contributo della Divisione Elettronica e delle joint venture Telespazio e Thales Alenia Space.

Ne parliamo con Lucia Luzietti, Engineering and Services Provisioning - Head of Emergency Services and Operation di e-GEOS.

Lucia Luzietti

 

Cosa possono fare i satelliti per monitorare le risorse sulla Terra e contrastare il cambiamento climatico?

I satelliti sono oggi una tecnologia fondamentale perché ci consentono di migliorare la conoscenza degli effetti di eventi estremi passati. Così è possibile comprendere meglio cosa potrebbe accadere in futuro in situazioni simili, calibrando i modelli che non rappresentano correttamente i fenomeni naturali e consentendo quindi la pianificazione di eventuali azioni di mitigazione. Grazie a queste informazioni possiamo sapere come rendere i nostri centri urbani (e non solo) più resilienti quando ci sono eventi naturali estremi.

Il cambiamento climatico ha degli impatti non solo sulla gravità dei disastri naturali ma anche sulla loro frequenza. Secondo uno studio delle Nazioni Unite, che confronta il ventennio 1980-1999 e quello 2000-2019, il numero di questi eventi è passato da quattromila a più di settemila. Tutto ciò si collega anche al tema della deforestazione e alla necessità di mettere in piedi delle misure per monitorare le risorse naturali e contrastare il cambiamento climatico.

 Totale eventi disastrosi per tipologia: 1980-1999 vs. 2000-2019

Estratto da: Human Cost of Disasters, una panoramica degli ultimi 20 anni. Centro per la ricerca di epidemiologia e disastri. Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri

 

Dal 2012, e-GEOS è leader del Consorzio Industriale che eroga con continuità il servizio Copernicus EMS Rapid Mapping della Commissione Europea che supporta le Protezioni civili a livello europeo e mondiale in caso di eventi catastrofici naturali o di altra natura come le crisi umanitarie. In questi ambiti il satellite è un attore chiave: quello che facciamo quando riceviamo una richiesta è capire cosa sta accadendo sul campo, individuare il primo satellite che può acquisire un’immagine disponibile e ricostruire immediatamente il dettaglio della situazione prima dell’evento stesso, grazie all’utilizzo delle immagini satellitari d’archivio: strade, edifici, infrastrutture, etc. In caso di alluvioni è molto importante, per esempio, analizzare l’impatto non solo sulle infrastrutture e sulle zone urbane, ma anche sull’agricoltura. Quello che facciamo, in coordinamento con gli altri siti di produzione del Consorzio Rapid Mapping, è fornire il più presto possibile, in una modalità 24/7, le informazioni sulle aree colpite ricavate dai dati satellitari.

 

Quali sono le peculiarità e i vantaggi di questo servizio? 

 All’interno del programma Copernicus ci sono due servizi che hanno l’obiettivo di seguire le diverse fasi di un’emergenza: Copernicus EMS Rapid Mapping, dedicato al supporto delle emergenze, che consente in tempi molto brevi di fornire mappe delle zone colpite dall’evento (aree alluvionate, incendiate, edifici danneggiati o distrutti, etc.) utili per chi opera sul campo durante o immediatamente dopo un’emergenza; Copernicus EMS Risk & Recovery, invece, dedicato ad analisi di rischio molto utili per la prevenzione e la pianificazione di interventi che consentono di mitigare gli effetti di eventi naturali, o di seguire le fasi di ricostruzione a valle di una disastro.

La piattaforma Mapcy di e-GEOS nasce dalla lunga esperienza nell’erogazione del servizio Copernicus EMS Rapid Mapping e consente ai clienti di accedere in modo semplice e veloce ai dati di interesse prima, durante e immediatamente dopo l’evento, fino a seguirne le fasi di recovery, se necessario. All’interno di Mapcy, inoltre, oggi è inserito il prodotto di nuova generazione per le alluvioni che integra il dato satellitare all’interno della modellistica idraulica fornendo quindi una tipologia di analisi completamente diversa rispetto all’osservazione del semplice dato satellitare consentendo così di ricostruire l’evento in tutte le diverse fasi. I clienti in questo modo hanno a disposizione dati nuovi e sempre più accurati sull’evento e sull’impatto generato. In particolare, la modellistica idraulica ci consente di ricostruire non solo l’estensione delle aree alluvionate ma anche di fornire un’informazione sulla profondità dell’acqua utile per capire poi l’impatto su edifici, infrastrutture, e anche su zone agricole. Inoltre, è possibile integrare le informazioni derivanti da sistemi di early warning che ci consentono, per esempio, di monitorare le allerte per tutti gli eventi prevedibili (cicloni, alluvioni, etc.) e reagire quindi in anticipo prima che l’evento si realizzi per collezionare in tempi veloci le prime immagini sulle zone potenzialmente interessate. Questa connessione tra i sistemi di early warning e la componente satellitare è di fondamentale importanza: ci consente di ridurre tantissimo i tempi di disponibilità delle prime informazioni sulle aree affette da un evento, supportando così in modo efficace chi gestisce l’emergenza e prende decisioni.

 

Rispetto a questo quali altri utilizzi ci sono per la piattaforma Mapcy? 

I servizi erogati sulla piattaforma Mapcy non sono utilizzati solo dalle protezioni civili ma da molte tipologie di clienti tra cui, in particolare, le assicurazioni, che negli ultimi anni hanno sviluppato nuovi prodotti dedicati alle calamità naturali. Grandi gruppi assicurativi stanno realizzando, infatti, delle vere e proprie sale emergency operative 24/7 a supporto dei loro clienti. I dati satellitari integrati alla modellistica consentono di realizzare analisi di rischio, fondamentali per una conoscenza adeguata del bene che si sta assicurando, o conoscerne lo stato a seguito di un evento prima ancora di aver fatto un sopralluogo, avendo quindi una prima stima dei danni e degli eventuali risarcimenti, fino a seguirne le fasi di ricostruzione. Oltre alle assicurazioni ci sono anche agenzie internazionali che, sempre di più, utilizzano i dati satellitari per prendere decisioni come, ad esempio, gli investimenti a supporto della popolazione su aree vulnerabili.

Per ulteriori approfondimenti sulle tecnologie e soluzioni di osservazione della Terra leggi le altre interviste.

Scopri il calendario Love Planet Earth 2021