Susanna Fortunato, Ottimismo, Tenacia e Passione, così i risultati arrivano sempre

17 febbraio 2021

Un anno non facile, ma anche pieno di soddisfazioni. Perché il suo lavoro, e quello dei suoi collaboratori, ha contribuito a gestire aspetti essenziali nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Susanna Fortunato, altra eccellenza STEM in casa Leonardo, è la Responsabile Unità Operativa IT Solutions Architects della LOB “Public Administration, Defence & International Agencies” della Divisione Cyber Security di Leonardo. Inutile dire quanto i mesi della pandemia abbiano significato impegno costante per trovare soluzioni che consentissero alla macchina della PA di varare le tante risposte, usando la digitalizzazione, a sostegno della popolazione, delle imprese, degli enti. 

Un ruolo poi di primo piano nella costruzione della Cyber Security pubblica (e non solo), affrontato senza mai rinunciare alla sfera famigliare e guardando sempre avanti, grazie ad una storia personale fatta innanzitutto di grande positività. Andiamo allora alla scoperta di Susanna.

 

 

 

Il tratto distintivo del tuo carattere: 

Ottimismo e tenacia, insieme. Affronto le situazioni con forza, ottimismo e positività e questo lo trasmetto ai gruppi di lavoro che gestisco, anche in situazioni molto complesse: quest’anno è stato complicato, lo stress non è mancato ma abbiamo risposto molto bene. 
Da bravo “animale sociale” nel quale mi riconosco, raggiungo gli obiettivi prefissati preferendo le parole alla scrittura; uso molto il telefono e detesto le lunghe mail, dove a volte si deve interpretare cosa si vuol dire e si rischia di capire male, soprattutto in situazioni di conflitto. Oggi poi va di moda parlare di approccio agile: noi lavoriamo così da anni.


A proposito di difetti, il tuo difetto principale?

Vado avanti come un treno, diretta all’obiettivo, e a volte sovrasto un po' gli altri. Prendo la mia strada e invece dovrei ascoltare un po’ di più. Su questo ci sto lavorando. 


Chi sono i tuoi eroi 

Ci ho pensato molto e dico che gli eroi veri per me sono tutte quelle persone normali che guardano sempre avanti, che affrontano le cose da fare in modo sereno, si guardano indietro solo per riflettere sugli errori commessi e imparare per avere nuovi stimoli. Persone normali, appunto. Perché chi si prende troppo sul serio non mi piace molto. 
 

Il tuo passatempo preferito

Mangiare e cucinare con i miei figli, soprattutto in quest’ultimo anno, dove purtroppo non si può viaggiare molto… in realtà sono i viaggi la mia vera passione.

 

 

Ciò che detesti di più

La superficialità, quando le persone fanno le cose tanto per farle. Secondo me, se si fa una cosa, la si deve fare al meglio, altrimenti meglio non farla e spiegare i motivi per cui non la si intende fare.  Detesto anche la scorrettezza, i sotterfugi e la mancanza di trasparenza delle persone.


Un motto, una frase che ti accompagna

La risposta me l’ha suggerita mio marito, e mi racconta perfettamente: “tutto parte da uno scarabocchio” …perché quando devo approcciare una nuova soluzione, capire le esigenze dei clienti, far partire dei progetti, trovare delle soluzioni tecniche, i miei ragionamenti prendono forma da uno scarabocchio che rappresenta un’idea primordiale, poi la raffino, ci ragiono, e realizzo una soluzione. Un’idea che viene fuori da un’intuizione può essere di aiuto per anticipare un’esigenza di un cliente e poi proporgliela. 

 

 

Veniamo alla tua anima scientifica, perché hai scelto studi in ambito STEM e perché li consiglieresti

Ho studiato ingegneria e preparato la tesi in una delle aziende che poi è entrata a far parte del Gruppo Leonardo. Ho seguito tutto il percorso: prima la gavetta, poi i ruoli di sviluppatore, architetto software, team leader, program manager e, ora, responsabile della struttura IT Solutions Architects.

Fondamentale è stato avere un pensiero analitico. Scegliere una facoltà di ingegneria informatica offre tante opportunità lavorative, ma l’università ti assicura la formazione di base. Il resto arriva con l’esperienza. Però, come detto, la formazione scientifica è fondamentale. Una delle domande che faccio ai colloqui è “quanto avevi in matematica?”.  Se la persona aveva 9 o 10 è certamente già proiettata verso un pensiero analitico. 


Raccontaci le tue sfide professionali in Leonardo, i progetti di cui ti senti orgogliosa

Negli ultimi anni abbiamo lavorato per la PA, contribuendo a grandi progetti di digitalizzazione. Vere grandi sfide, anche su temi caldi, come la Cyber Security. E quando riesci a realizzare progetti che portano ad un miglioramento della macchina organizzativa burocratica dello Stato o di un ministero, sei orgoglioso. Poi ci sono le piccole e grandi vittorie di tutti i giorni, che arrivano dalla soddisfazione di un cliente o dai risultati ottenuti da un gruppo di lavoro che hai gestito. Altra cosa di cui vado orgogliosa è aver avviato nell’ultimo anno un progetto di condivisione della conoscenza interno alla nostra struttura, ne avevamo sempre parlato ma mai realizzato prima. Lo abbiamo costruito come una comunità di architetti che si allarga e diventa una vera e propria community dove ci scambiamo informazioni, referenze e competenze.

 

 

Diversità come valore aziendale, genere come opportunità. Raccontiamo la tua storia. In quali ambiti del percorso lavorativo l’essere donna ti ha dato un plus e in quali un minus, se c'è stato un minus

La diversità è un valore importante: pareri diversi che si confrontano, il punto di vista maschile e quello femminile, quest’ultimo certamente più pragmatico. 


Da talento di Leonardo, considerazioni sulla tua vita professionale in rapporto alla vita privata, così come sulla qualità dell’ambiente di lavoro

L’impatto tra le due vite è fatto di equilibrio che cerco di trovare tutti i giorni; sono una persona molto organizzata, anche in famiglia. In questo, avere il sostegno da parte di mio marito è importantissimo. Ci vuole poi armonia, e nel mio caso se è vero che dedico tanto tempo alla mia vita professionale, è anche vero che vivo il mio lavoro con passione, come un hobby. 
 

A tuo avviso, quali sono gli spazi, gli ambiti (di cultura, di welfare, economici) su cui c’è ancora da migliorare e migliorarsi

Sicuramente ci sono degli importanti temi di welfare su cui Leonardo sta già lavorando e rispetto ai quali è possibile fare sempre di più. Penso al tema della compatibilità tra l’impegno di una donna nella sua carriera e quello nella famiglia con i figli. Sarebbe di grande aiuto avere sempre più soluzioni orientate alla flessibilità o servizi in grado di supportare una neo-mamma nell’organizzazione quotidiana, in modo da garantirle maggiore serenità nel dividersi tra il lavoro e la famiglia.
In questa maniera le donne sarebbero sempre più facilitate ad avere figli nei primi anni del proprio percorso professionale e a rientrare in azienda subito dopo la maternità, con entusiasmo e voglia di investire ancor di più nel proprio lavoro.
 

In conclusione, un messaggio che può arrivare dalla tua storia personale e professionale, guardando ai giovani in particolare e alle donne e agli uomini di Leonardo

Posso suggerire solo di avere grande umiltà, sempre. E di non prendersi mai troppo sul serio, perché, specialmente agli inizi, la strada si percorre facendo tanta esperienza sul campo e consolidando relazioni solide con i colleghi. Il valore più grande te lo danno infatti sempre le persone.