focus

In viaggio verso Marte e la Luna con Guido Sangiovanni

Esplorare lo Spazio attraverso strumenti robotici in grado di lavorare in autonomia e “sopravvivere” alle condizioni estreme dei pianeti; portare avanti progetti con gruppi di lavoro estesi e internazionali; mettere a punto tecnologie assolutamente innovative: tutto questo, e non solo, fa parte dell’esperienza maturata da Guido in 11 anni di Leonardo.

Ingegnere Aerospaziale

Ingegnere Aerospaziale

Nel gruppo dal 2011

Nel gruppo dal 2011

Elettronica

Elettronica

Nerviano (Milano)

Nerviano (Milano)

Guido Sangiovanni inizia a lavorare all’esplorazione di Marte e della Luna già durante la sua permanenza in ASI (Agenzia Spaziale italiana), dopo laurea e dottorato di ricerca in ingegneria aerospaziale conseguiti presso il Politecnico di Milano.

In Leonardo arriva nel 2011, dove, nello stabilimento di Campi Bisenzio, gli viene assegnato il ruolo di deputy program manager di ATLID (ATmospheric LIDar), un laser per l’analisi dell’atmosfera terrestre. Oggi, a Nerviano, il sito Leonardo dedicato alla produzione di equipaggiamenti per satelliti e sonde spaziali, Guido gestisce il gruppo di lavoro che sviluppa sistemi robotici per lo spazio, studiati e sviluppati proprio per l’esplorazione di Marte e della Luna, “le principali competenze del nostro gruppo in questo ambito sono il progetto, la costruzione e la validazione di trapani e di sistemi di acquisizione di campioni planetari e di bracci robotici”.

Fin dall’inizio ha avuto il compito di coordinare progetti molto ambiziosi con team di lavoro vasti, sia all’interno dell’azienda che nell’ambito di programmi di collaborazione internazionale con altre aziende europee del settore spazio e con le principali agenzie spaziali (ASI, ESA, NASA).

Come lui stesso dice “Il programma che ho nel cuore è ExoMars, sia per la parte del trapano (ndr: il primo capace di raggiungere i 2 metri di profondità su Marte e raccogliere campioni per la successiva analisi scientifica in-situ) sia per la parte dello spettrometro Ma_Miss che è inserito all’interno della punta e non solo perché è un gioiello della tecnologia ma anche perché mi ricorda molte persone – ingegneri e scienziati – con i quali condividiamo la passione e l’impegno per l’esplorazione dello Spazio.

E poi, sempre per “rimanere” su Marte, Guido è programme manager di un ambizioso progetto destinato a riportare a Terra, per la prima volta nella Storia, frammenti di suolo marziano che i ricercatori analizzeranno per condurre studi senza precedenti sul Pianeta Rosso. Nell’ambito di Mars Sample Return, programma NASA sviluppato in collaborazione con ESA, Leonardo è a capo di un consorzio industriale europeo che progetterà, produrrà, integrerà e testerà il Sample Transfer Arm (STA), un braccio robotico lungo 2,5 metri che atterrerà su Marte entro la fine del decennio.

Nel suo curriculum numerose le partecipazioni a progetti spaziali internazionali che lo hanno portato in giro per il mondo a presentare le sue ricerche. La sua profonda passione per lo spazio e l’esplorazione dell’universo lasciano poco spazio al resto, ma il suo lavoro è come un sognare il futuro ad occhi aperti, anzi “toccare con mano sistemi robotici che andranno su altri pianeti e corpi celesti, per far evolvere la conoscenza del genere umano”. Come dargli torto?