La suite di missione ATOS

15 febbraio 2021

L’ATOS (Airborne Tactical Observation System) è un sistema avionico concepito per la sorveglianza di vaste aree terrestri e/o marittime. Affermatosi come soluzione di successo nel suo campo, è stato adottato da molteplici clienti tanto che ad oggi sono oltre 60 i sistemi installati, su 10 diversi tipi di velivolo, impiegati sul Mediterraneo, in Africa e in Australia.

L’ATOS, che sia a bordo di un elicottero, di un aereo o di un sistema uncrewed, consente di raccogliere e integrare i dati provenienti dai diversi sensori installati a bordo, quali radar, camere elettro-ottiche e molti altri, così da presentare un quadro chiaro e completo della situazione. La fusione in tempo reale delle informazioni provenienti da diversi sensori consente di ridurre al minimo i tempi e gli sforzi richiesti per analizzare e comprendere gli eventi in corso nell’area d’interesse. Avere la piena consapevolezza situazionale è fondamentale per chi si trova a dover prendere decisioni chiave in tempi ristretti, sia che si tratti di membri delle Forze Armate o dei reparti di Polizia, o di elementi appartenenti ad altri enti governativi. 

ATOS versione ala rotante

 

Il sistema ATOS permette di prendere decisioni bene informate poiché può anche essere integrato in una rete di sorveglianza più ampia, accedendo quindi alle informazioni raccolte da altri velivoli, unità navali o terrestri. 


Uno strumento fondamentale nella lotta contro le attività illegali su terra e mare

Queste caratteristiche rendono l’ATOS ideale per un’ampia varietà di missioni che spaziano dal contrasto alle attività illecite al controllo delle frontiere, soprattutto marittime. 

Le immagini che vediamo usate dagli organi di informazione a corredo di servizi sui fenomeni migratori e sul traffico di esseri umani, provengono spesso dai sensori installati a bordo dei velivoli di Aeronautica Militare, Guardia di Finanza o Guardia Costiera, e sono state raccolte con il coordinamento di una suite ATOS. 

La modularità del sistema permette di espanderne ulteriormente le capacità, tanto da trovare applicazione in quella che è una delle missioni più complesse al mondo: la caccia ai sommergibili (Anti-Submarine Warfare, ASW). 

Il persistere di attività criminali e il proliferare di minacce simmetriche e asimmetriche fa sì che in questi anni la necessità di soluzioni per la sicurezza sia costantemente aumentato. Leonardo, in particolare, offre l’ATOS in Africa, America Latina e Sud-Est asiatico, regioni in cui questo sistema svolge spesso un ruolo chiave compensando, grazie alla sorveglianza aerea, la scarsità di infrastrutture e sensori a terra. 

Una delle particolarità del sistema è che si tratta di una soluzione agnostica, ovvero integrabile facilmente su qualunque velivolo, sia di nuova produzione sia già in servizio. A suo favore gioca anche il fatto che Leonardo, grazie alle sue Divisioni, è in grado di offrire un pacchetto completo, comprensivo di velivolo e sensori. Si pensi, per esempio, alla famiglia di pattugliatori su base ATR (ATR-42/72MP, P-72A), aerei che Leonardo produce e che equipaggia con le proprie soluzioni di avionica e sensori. Questa possibilità è sempre più apprezzata, poiché è molto più semplice per il cliente avere come punto di riferimento un unico fornitore che, nel caso di Leonardo, può inoltre offrire pacchetti completi di servizi post-vendita come manutenzione, addestramento e aggiornamento.
 

P72 Guardia di Finanza equipaggiato con ATOS

 

Gli attuali investimenti tecnologici 

L’ATOS è un sistema maturo e consolidato, ma sempre all’avanguardia grazie ad un costante processo di sviluppo e aggiornamento.
Particolare attenzione è stata prestata per esempio a soluzioni tecniche che riducono lo stress e il carico di lavoro che grava sugli operatori, visto che i moderni velivoli da pattugliamento sono caratterizzati da una lunga autonomia e da un vasto carico di sensori che devono essere monitorati in missioni che durano molte ore. 

Le nuove postazioni per gli operatori sono state quindi progettate per essere molto più confortevoli e per presentare a schermo le informazioni in modo più semplice e intuitivo (anche tramite finestre e gesti, che con gli smartphones sono ormai entrati nella nostra quotidianità), così che l’equipaggio possa rimanere concentrato ed efficiente per tutta la missione.

Per espandere ulteriormente le capacità di analisi e di fusione delle informazioni, l’ATOS sarà presto in grado di impiegare tecnologie Cloud che consentiranno di attingere dati da enormi database condivisi, a complemento dei sensori di bordo. 
 

 

E-HMI, la nuova interfaccia uomo macchina di ATOS

 

L’evoluzione dell’ATOS non è conclusa. Il prossimo passo sarà l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (AI). Questa tecnologia permetterà di processare una quantità di dati oggi impensabile, restituendo all’operatore la consapevolezza della situazione in tempo reale, con una completezza senza precedenti. 

La suite sarà sempre più autonoma nell’analisi, consentendo ai decisori di concentrarsi soltanto sullo scegliere le azioni da intraprendere. Quello che oggi può richiedere settimane, in futuro sarà compiuto in poche ore. L’ATOS del futuro sarà connesso a satelliti, database nazionali e internazionali, network di sorveglianza e, potenzialmente, direttamente ai Combat Management System (CMS) delle navi che, per di più, sono un’altra eccellenza di Leonardo. 

Al centro di questo progetto di crescita ed evoluzione, comunque, c’è il contatto costante fra Leonardo e il cliente, così da offrire sempre la soluzione più adatta ai concetti operativi (CONOPS), ai requisiti e persino alle ambizioni degli operatori.