Alenia Aermacchi prosegue l'impegno per gli aerei "verdi" del futuro

Al salone aerospaziale di Berlino, Alenia Aermacchi ha firmato insieme a 13 altre industrie aeronautiche europee, la lettera di intenti per la partecipazione alla seconda fase del programma Clean Sky della Commissione Europea.

Berlino  11 settembre 2012

Al salone aerospaziale di Berlino, Alenia Aermacchi ha firmato insieme a 13 altre industrie aeronautiche europee, la lettera di intenti per la partecipazione alla seconda fase del programma Clean Sky della Commissione Europea.

 

Clean Sky 2 rappresenta un’estensione del programma Clean Sky JTI (JTI - Joint Technology Initiative), progetto promosso da Bruxelles con l’obiettivo di realizzare un sistema di trasporto aereo più efficiente, migliorare la mobilità dei cittadini dell'Unione Europea e ottenere una riduzione di emissioni di CO2 del 75% per passeggero/chilometro entro il 2050. Per questa iniziativa l’industria investirebbe in attività di ricerca, congiuntamente con la Commissione Europea, un totale di 3,6 miliardi di euro nell’arco di sette anni.

 

Alenia Aermacchi attualmente riveste un ruolo di primo piano nel programma Clean Sky, fornendo contributi chiave all’attività di ricerca per un aereo "verde" di nuova generazione in campi quali: materiali innovativi per realizzare fusoliere più leggere; sistemi elettrici di nuova generazione; riduzione del rumore; una più efficiente gestione aerodinamica e dei profili di volo. Sulla base di questo programma di ricerca Alenia Aermacchi, in collaborazione con ATR, sta sviluppando un programma di modifiche su un bimotore regionale ATR 72 che a partire dal 2015 sarà utilizzato per una serie di prove in volo.
Clean Sky 2 rappresenta il secondo step di una collaborazione industriale nel campo della ricerca che consentirà all’industria aeronautica di prepararsi al lancio di nuove tecnologie.

 

Giuseppe Giordo, Amministratore Delegato di Alenia Aermacchi, ha dichiarato: “Alenia Aermacchi è molto interessata agli sviluppi del programma Clean Sky. L’investimento in tecnologia ‘verde’ in campo aeronautico contribuisce non solo a ridurre l’impatto ambientale generato dal trasporto aereo ma anche a migliorare le capacità tecnologiche e la competitività del settore aeronautico a livello europeo”.

 

La Commissione Europea prevede di includere Clean Sky 2 nel programma di ricerca e innovazione 2014-20 denominato “Horizon 2020”. La Lettera di Intenti firmata oggi esprime l’impegno dell’industria europea a cooperare nel settore delle tecnologie eco-compatibili, poiché si è fermamente convinti che investimenti e cooperazione industriale rappresentano la migliore risposta alle sfide future del trasporto aereo.

 

Alenia Aermacchi e il “Green Regional Aircraft”

 

Alenia Aermacchi – leader nel mercato degli aerei regionali con la famiglia dei turboelica ATR (progettati, sviluppati e prodotti insieme con EADS), con le sue partecipazioni in SCAC (società, di cui Alenia Aermacchi controlla il 25% più un’azione, che progetta, sviluppa e produce il nuovo Sukhoi Superjet 100) e in SuperJet International (che cura la vendita e il supporto tecnico del SSJ 100) – partecipa in maniera significativa al progetto Clean Sky, con un impegno di risorse altamente qualificate che svilupperanno circa settecentomila ore di ricerca e dimostrazione nell’arco di durata del progetto dal 2008 al 2015, con il coinvolgimento dei centri di eccellenza di Pomigliano d’Arco (Na), Foggia, Venegono Superiore (Varese) e Torino, con la partecipazione di Superjet International.

 

Gli obiettivi sono ambiziosi: Alenia Aermacchi si propone di realizzare soluzioni tecnologiche avanzate per un aereo regionale di nuova generazione con una più efficiente configurazione aerodinamica, una riduzione di peso con conseguenti riduzioni significative nell’ambito del consumo carburante (fino al 10%), del rumore e dell’emissione di agenti inquinanti (CO2 e NOx,), cui si aggiungono i risparmi di consumi ed emissioni derivanti dai propulsori futuri.
Se si immaginano queste riduzioni moltiplicate per il numero di aerei che quotidianamente si alzano in volo in tutto il mondo, è facile comprendere l’importanza di questa ricerca.

 

In particolare, il Green Regional Aircraft, ha un valore di 174 milioni di euro, pari a circa l’11%
dell’intero progetto di ricerca finanziato, e svilupperà temi legati:

 

  • alle tecnologie aerodinamiche per il contenimento del rumore esterno - allo scopo di ridurre l’impatto acustico ambientale nella fase di approccio - e l’incremento dell’efficienza aerodinamica per una riduzione di consumo del combustibile/emissioni gassose in crociera;
  • alle strutture in materiale composito avanzato - dove Alenia Aermacchi ha maturato una esperienza significativa grazie anche alla partecipazione al programma 787 della Boeing;
  • alle architetture avanzate del velivolo e del propulsore;
  • ai sistemi e ai comandi all electric;
  • alle funzionalità avioniche di navigazione.

 

Riguardo ai sistemi all electric, si tratta di un’innovazione che consentirà l’alimentazione delle utenze di bordo (aria condizionata, sistema di pressurizzazione, comandi di volo, carrelli, freni, etc.) mediante energia elettrica e non più idraulica e pneumatica come negli aerei di oggi.

 

Importanti anche le innovazioni avioniche con l’introduzione di funzionalità grazie alle quali sarà possibile ottimizzare la gestione delle traiettorie in tutte le fasi della missione al fine di ridurre le emissioni e il rumore. Le soluzioni tecnologiche sviluppate dovranno assicurare piena compatibilità sia con le regole dell’Air Traffic Management attuale che con le innovazioni introdotte da SESAR.

 

Il velivolo regionale potrebbe entrare in servizio intorno al 2020÷2025. Gli studi JTI sono validi sia per i jet regionali che per gli aerei turboelica.