Cingolani: “La pace va difesa. Serve uno sforzo europeo”

19 aprile 2024

Nell’intervista pubblicata oggi su Il Foglio, a firma di Ruggiero Montenegro, l’Amministratore Delegato di Leonardo Roberto Cingolani analizza le ragioni storiche che hanno portato l’Italia e l’Europa all’attuale posizione nel contesto geopolitico, evidenziando la necessità di superare la frammentazione che caratterizza il settore della Difesa e l’importanza di promuovere investimenti comuni.

“Siamo di fronte a un cambiamento epocale. E davanti a scenari nuovi, d’emergenza, servono soluzioni straordinarie: la Difesa europea è una di queste”. Parte da qui la riflessione di Roberto Cingolani, che sottolinea come i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente rendano necessario un cambio di passo e di approccio.

Cingolani spiega che, “Facendo un confronto con gli Stati Uniti, si nota che gli americani investono più di noi in Difesa, ricerca e sviluppo. Ma soprattutto lo fanno meglio: concentrano cioè gli investimenti su un numero limitato di piattaforme, così da avere tecnologie migliori a costi più contenuti”.

Al contrario, in Europa, gli Stati si muovono in maniera autonoma investendo in modo non razionalizzato su progetti diversi. Secondo Cingolani, “il discorso dello spazio europeo di Difesa ha innanzitutto una valenza tecnologica. Se si creassero delle strutture più grandi, delle joint venture con una politica europea più unitaria e visionaria, potremmo essere più avanzati e quindi più sicuri”.