“Siamo di fronte a un cambiamento epocale. E davanti a scenari nuovi, d’emergenza, servono soluzioni straordinarie: la Difesa europea è una di queste”. Parte da qui la riflessione di Roberto Cingolani, che sottolinea come i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente rendano necessario un cambio di passo e di approccio.
Cingolani spiega che, “Facendo un confronto con gli Stati Uniti, si nota che gli americani investono più di noi in Difesa, ricerca e sviluppo. Ma soprattutto lo fanno meglio: concentrano cioè gli investimenti su un numero limitato di piattaforme, così da avere tecnologie migliori a costi più contenuti”.
Al contrario, in Europa, gli Stati si muovono in maniera autonoma investendo in modo non razionalizzato su progetti diversi. Secondo Cingolani, “il discorso dello spazio europeo di Difesa ha innanzitutto una valenza tecnologica. Se si creassero delle strutture più grandi, delle joint venture con una politica europea più unitaria e visionaria, potremmo essere più avanzati e quindi più sicuri”.