Tecnologia, dati e competenze: l'era ibrida della sicurezza by-design

18 dicembre 2023

Nell'era della digitalizzazione diffusa, la sicurezza informatica è chiamata a un cambio di paradigma, con “prevedere” e “prevenire” come nuove parole d’ordine. L’obiettivo è dare vita a un ecosistema olistico nel quale tecnologie, processi e competenze umane si intrecciano. Questo il tema al centro dell’approfondimento di Italian Tech, pubblicato oggi su Repubblica.it.

Solo in Italia, nel terzo trimestre 2023 si è registrato un aumento del 32% degli attacchi ransomware e del 41% dei DDoS (Distributed Denial of Service). Sono i dati rilevati dal Global Security Operation Centre di Leonardo, che consentono di comprendere come, sempre di più, la cybersecurity debba rappresentare il fondamento integrato fin dalla nascita di ogni prodotto, servizio o infrastruttura digitale.

Quello che si rende necessario è dunque il passaggio da una postura reattiva a una proattiva nella gestione dei cyber attacchi. È la cosiddetta “sicurezza by-design”, che implica un cambiamento radicale nel modo di pensare e costruire la tecnologia. Ogni componente, dal chip alla riga di un codice, non deve solo essere protetto, ma deve nascere sicuro. Deve essere progettato, cioè, integrando la sicurezza lungo l'intero ciclo di vita del prodotto. Per affrontare una sfida di questa portata diventa cruciale l'utilizzo efficace di tecnologie come intelligenza artificiale, machine learning e supercalcolo, così come lo sviluppo continuo delle competenze.