“L'azione per il clima può evitare gli effetti più impattanti del cambiamento climatico ed essere una leva per aumentare la competitività della nostra proposta aziendale sostenibile e la creazione di valore. Negli ultimi anni Leonardo ha ridotto di oltre il 40% le emissioni dirette e indirette derivanti dalle operation e sta ora spingendo su azioni per abbattere le emissioni Scope 3. In linea con questa strategia e con i nostri obiettivi di decarbonizzazione convalidati da SBTi, miglioreremo la sostenibilità della nostra catena di approvvigionamento e lo sviluppo di prodotti e soluzioni a basse emissioni di carbonio”
Roberto Cingolani, CEO & General Manager di Leonardo spa
Pianeta e Clima – SBTi
“La sostenibilità è tra i fattori abilitanti del nostro nuovo Piano Industriale. Attraverso un'efficiente raccolta dei dati, digitalizzazione e una maggiore capacità di calcolo, sviluppiamo soluzioni, tecnologie e know-how innovativi per perseguire il nostro impegno nell'azione per il clima.”
Raffaella Luglini, CSO di Leonardo
La triplice crisi - cambiamento climatico, perdita di natura e biodiversità, inquinamento e rifiuti - le crisi geopolitiche e le disuguaglianze stanno definendo le sfide del nostro tempo. Poiché Leonardo supporta clienti istituzionali e del settore privato nel fornire strumenti di sicurezza, è necessario integrare le strategie climatiche, ambientali e di sviluppo per sostenere una crescita aziendale resiliente e inclusiva.
Leonardo ha consolidato una strategia ambientale basata sul concetto di decoupling tra crescita del business e consumo di risorse per il proprio business, facendo leva sull’innovazione tecnologica, questo consente di contenere il proprio footprint ambientale e di conservare gli ecosistemi nei territori in cui opera.
L’IMPEGNO DI LEONARDO PER IL CLIMA
Leonardo, in linea con i maggiori peer di settore, si impegna a rafforzare la propria leadership in materia di sicurezza e tecnologia in grado di promuovere la sostenibilità e l'azione per il clima. Quest’ultima mira ad evitare gli effetti del cambiamento climatico e a essere una leva per aumentare la competitività della proposta di business sostenibile di Leonardo. Il Gruppo si impegna a ridurre le proprie emissioni di gas serra lungo tutta la catena del valore. Le emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 2) sono abbattute principalmente attraverso una maggiore efficienza delle operation e iniziative di efficienza energetica. Il Gruppo lavora per ridurre anche altre emissioni (Scope 3) svolgendo un ruolo attivo nel supportare la roadmap di decarbonizzazione dei fornitori e nello sviluppo di prodotti con un impatto ridotto sul clima e sugli ecosistemi. Nell’ambito della propria strategia climatica, Leonardo ha definito tre obiettivi di riduzione delle emissioni ”near term”, che nel 2024 hanno ottenuto la validazione da parte della Science Based Targets initiative (SBTi). Questi target, allineati agli Accordi di Parigi per il contenimento del riscaldamento globale, riflettono l’impegno concreto dell’azienda per una transizione verso modelli operativi e produttivi più sostenibili.
GLI OBIETTIVI SBTi DI LEONARDO E LA ROADMAP DI DECARBONIZZAZIONE
Leonardo affronta il cambiamento climatico con un approccio integrato che coinvolge tutte le categorie di emissioni (Scope 1, 2 e 3). L’azienda si impegna a migliorare l’efficienza energetica nelle proprie operation, trasformare i processi produttivi attraverso soluzioni a minore impatto ambientale e accelerare l’adozione di energia da fonti rinnovabili, impegno che, negli ultimi quattro anni, ha consentito al Gruppo di raggiungere i seguenti risultati (rispetto alla baseline 2020):
- 43%
di riduzione delle emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 2 market-based)
21%
di fornitori (in termini di emissioni Scope 3 Cat. 1&2) ingaggiati, rispetto al target prefissato, per sviluppare e fissare obiettivi di decarbonizzazione science-based entro il 2028
- 36%
di riduzione delle emissioni Scope 3 (dalla cat 3 alla 8 e la cat 11) sul totale di ore di volo equivalenti
Parallelamente, Leonardo promuove la decarbonizzazione lungo la filiera con iniziative di engagement e supporto ai fornitori e sviluppa prodotti e servizi innovativi, più efficienti e compatibili con combustibili alternativi, come il SAF.
Inoltre, Leonardo, contribuisce all'adattamento ai cambiamenti climatici attraverso soluzioni tecnologiche avanzate. Fornisce elicotteri per la ricerca e il soccorso (SAR) e per i servizi medici di emergenza (EMS), oltre a sistemi satellitari per il monitoraggio di eventi estremi come inondazioni, incendi e tornado. Per supportare i decisori e gli operatori nella gestione dei rischi legati al cambiamento climatico, il Gruppo offre tecnologie di global monitoring che integrano dati satellitari, radar, sensori, sistemi di comunicazione sicuri e droni, oltre a sale di comando e controllo operativo.
-
DECARBONIZZAZIONE
Leve di Decarbonizzazione Scope 1 e 2:
Derivanti da una strategia organica di decarbonizzazione, basata su quattro pilastri fondamentali che si traducono in diverse iniziative concrete.Efficientamento energetico
- Utilizzo più efficiente dell’energia, riducendo sprechi anche attraverso, per esempio, il Programma di illuminazione Full Potential, previsto dal Piano di Sostenibilità, che prevede la sostituzione dei sistemi di illuminazione con tecnologia LED.
Efficientamento di impianti e di processi di trasformazione dell’energia
- Ottimizzazione delle infrastrutture, tecnologie e processi.
Grazie al programma di Efficientamento dei consumi termici, è stata avviata l’analisi di efficientamento delle centrali termiche installate nei principali siti Leonardo.
Ribilanciamento del mix energetico
- Progressiva elettrificazione e sostituzione con fonti a minore global warming potential (GWP), riducendo così la dipendenza dalle fonti fossili. Integrazione di energia elettrica certificata da fonti rinnovabili con l’obiettivo di abbattere le emissioni legate alle operation. Obiettivo perseguito anche attraverso il Programma di Autoproduzione Energetica, per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
Altre iniziative
- Utilizzo di SAF per Voli Interni di Testing e di Accettazione, con il quale Leonardo conferma il proprio impegno nella riduzione delle emissioni dei propri prodotti, la scelta di vetture elettriche e ibride per la flotta aziendale, e la virtualizzazione attraverso avanzati sistemi di simulazione per l’addestramento di piloti e operatori.
Leve di Decarbonizzazione Scope 3:
In linea con il target validato da SBTi, Leonardo è attiva nella riduzione delle emissioni di Scope 3, promuovendo soluzioni innovative, come l’impiego di materiali alternativi e combustibili di ultima generazione sostituitivi di quelli fossili, soluzioni di virtualizzazione e altre azioni relative allo spostamento dei dipendenti.Virtualizzazione
- Negli anni è cresciuta la virtualizzazione sia nell’addestramento dei piloti sia delle attività del personale addetto alla manutenzione del velivolo e riducendo significativamente l’esigenza di voli su piattaforme reali, consentendo, dal 2018, una riduzione delle emissioni di 372 Ktons CO2e.
Riduzione delle emissioni durante l’utilizzo dei velivoli
- Utilizzo di combustibili alternativi, riduzione del peso del velivolo e sviluppo dei sistemi a propulsione ibrido elettrica. Tra le principali iniziative volte a ridurre queste emissioni, si ricordano: l’utilizzo del SAF e le piattaforme elettriche o ibride, contenente le attività relative allo studio di tecnologie cutting-edge.
Mobilità sostenibile dei dipendenti e spedizioni
- Attraverso la realizzazione di numerose iniziative volte a incoraggiare una mobilità più sostenibile dei dipendenti, e tramite l’implementazione del Transportation Control Tower per rendere più efficiente la gestione delle spedizioni del Gruppo decarbonizzandone la logistica.
Leggi anche:
GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI E BIODIVERSITÀ
Utilizzo responsabile delle risorse naturali, monitoraggio e gestione dei rifiuti prodotti, così come la tutela della biodiversità sono i driver della strategia sostenibile di business di Leonardo finalizzata a mitigare i rischi e a cogliere le opportunità facendo leva sull’efficientamento dei propri processi, prodotti e servizi, e sulla digitalizzazione. Il Gruppo, attraverso il programma di miglioramento continuo delle operation sta implementando un modello di gestione standardizzato che consente la riduzione delle emissioni, dei consumi di acqua, di energia e della produzione di rifiuti. Inoltre, Leonardo persegue l’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) sia ai processi produttivi che ai prodotti, finalizzata anche all’implementazione dell’eco-design.
-
LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA E DEI RIFIUTI
I siti di Leonardo sono dislocati in diversi continenti, con conseguenti ambienti operativi diversi e alcuni di essi si trovano in aree definite a stress idrico. L’acqua è una componente rilevante per i processi produttivi di Leonardo, per questo, il Gruppo ha avviato progetti funzionali alla riduzione dei prelievi idrici e all’incremento dei volumi di acque da recuperare e riutilizzare, alla riduzione dei rifiuti prodotti e all’incremento delle quantità di rifiuti da avviare ad operazioni di recupero, in ottica di economia circolare. Grazie a questi progetti, nel 2024, il Gruppo ha ridotto del 21% i prelievi idrici, da acquedotto e pozzo, e ha ridotto del 15% i rifiuti prodotti, rispetto alla baseline del 2019.
-
LE EMISSIONI NEL SUOLO E NELL’ARIA
Leonardo implementa diverse attività per ridurre le sostanze inquinanti emesse in atmosfera e nel suolo, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e sistemi più efficienti di abbattimento. Tra queste vi sono l’eliminazione o la riduzione dell’inquinamento diffuso e/o fuggitivo in atmosfera, l’eliminazione o la riduzione delle emissioni di acqua reflua nel suolo e nei corpi idrici, e l’eliminazione delle fonti di emissione. Queste attività contribuiscono a evitare o a eliminare totalmente le emissioni relative, incluse quelle di NOx, SO2 e COV.
Immagine di copertina: Poyang Lake, China DEIMOS-2 Image © Deimos imaging an UrtheCast Company
-
LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
Leonardo, il cui business si trova nella parte finale della filiera, è impegnata a gestire, in coerenza con il Regolamento REACh e la Direttiva RoHS, le sostanze chimiche e miscele ritenute dannose per la salute umana e gli ecosistemi attraverso le fasi di approvvigionamento dei materiali e di qualifica dei fornitori. Il Gruppo ha identificato le sostanze pericolose utilizzate nei processi industriali, avviato una razionalizzazione delle sostanze acquistate, e previsto piani di mitigazione per ciascuna divisione, nonché specifici obiettivi di riduzione, e, qualora tecnicamente possibile, eliminazione delle sostanze pericolose dai prodotti, sfruttando anche iniziative di eco-design che consentono di individuare alternative a minor impatto sin dalla fase di progettazione. Leonardo traguarda la riduzione del cromo esavalente nei processi per i rivestimenti duri delle parti ad elevata resistenza termomeccanica e con necessità di protezione dalla corrosione in ambienti molto sfidanti. E’ stata inoltre avviata un’analisi della presenza dei PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) nella catena di fornitura presenti nelle vernici o nei materiai isolanti e elastici, per la progressiva riduzione dell’impiego nei propri processi e prodotti.
-
LA PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
Il rapporto tra l'attività industriale e il bioma (fauna e flora) si concretizza in iterazioni costanti con l’ambiente in cui l’azienda opera tramite diversi driver: inquinamento, uso dell’acqua e della terra, utilizzo delle risorse naturali e climate change che richiedono un approccio olistico. Vi sono pertanto impatti sulla biodiversità e gli ecosistemi associati alla catena del valore di Leonardo, come pure la creazione di alcune dipendenze dai servizi ecosistemici. Il Gruppo considera la tutela delle risorse ecosistemiche un driver delle proprie attività e ha l’ambizione di ridurre la propria impronta ambientale, definendo una strategia volta al decoupling tra crescita di business e consumo di risorse. Leonardo ritiene la conservazione degli ecosistemi un elemento di resilienza del proprio business e mira: da un lato, a mitigare gli impatti e a rigenerare la biodiversità, sia localmente, nei territori in cui sono ubicati i siti industriali, sia durante le fasi di utilizzo dei propri prodotti e servizi nell'ecosistema globale; dall’altro, a cogliere le possibili opportunità di business con riferimento alla fornitura di tecnologie e prodotti orientati alla sicurezza che trovano applicazione anche nel monitoraggio e nella rigenerazione del “capitale naturale” . Leonardo mette in campo numerose azioni per la protezione della biodiversità, con interventi sito specifici rispetto all’area geografica nella quale si trovano. Tra le principali azioni portate avanti dal Gruppo si ricordano, la riforestazione boschiva con specie autoctone (come, ad esempio, nel sito di Cameri e di Foggia), la gestione della pista dell’aeroporto di Vergiate secondo criteri di riduzione degli impatti sulla flora e fauna aviaria, e specifici progetti di sviluppo che consentono di minimizzare gli impatti acustici, luminosi ed elettromagnetici dei prodotti del dominio sensoristica elettronica e trasporto aereo nonché la dispersione di materiali e sostanze nocive.
Immagine di copertina: Sentinel-3-Copernicus Image © ESA-ATG MEDIA LAB
ECONOMIA CIRCOLARE
La transizione verso un modello di business circolare, basato su tecnologie innovative e comportamenti responsabili, rappresenta un ulteriore obiettivo della strategia sostenibile del Gruppo. Tale approccio rappresenta un vantaggio competitivo e un miglioramento della value proposition dei propri prodotti. La strategia di circolarità di Leonardo si basa su quattro obiettivi principali, tra loro interconnessi: ottimizzare l’utilizzo e la scelta di materiali fin dalla progettazione (attraverso l’ecodesign e l’additive manufacturing); dematerializzare e virtualizzare utilizzando piattaforme digitali per i processi industriali e soluzioni offerte al cliente (attraverso l’adozione dei digital twin) implementando il prodotto come servizio; estendere la vita utile dei prodotti, promuovendo il sottoprodotto e la manutenzione predittiva anche attraverso l’Intelligenza Artificiale; promuovere il riciclo dei materiali, gestendo la fine vita dei prodotti.
Leonardo, inoltre, si propone di favorire la circolarità delle materie prime critiche per il proprio business, per la loro scarsità in natura o per il contesto geopolitico, in favore della riduzione dei costi e della resilienza del business. Ne sono un esempio alluminio, titano e le materie necessarie per la transizione digitale, come i semiconduttori.
-
L'ECONOMIA CIRCOLARE LUNGO LA CATENA DEL VALORE
L'approccio del Gruppo alla circolarità copre l'intera creazione di valore (esterna e interna), a partire dalle fasi di afflusso dei materiali e di progettazione dei prodotti, con l'introduzione di criteri di Eco-design, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza delle produzioni dalle materie prime (Critical Raw Materials - CRM) e portare nel lungo periodo a una maggiore resilienza, efficienza del business e infine a una riduzione dei costi.