Leonardo-Finmeccanica svilupperà per la missione JUICE il più grande generatore fotovoltaico nella storia dell'esplorazione del sistema solare

I pannelli solari di Leonardo alimenteranno la sonda JUICE nel suo viaggio alla scoperta dei segreti di Giove e delle sue lune, che potrebbero ospitare la vita.

Farnborough  13 luglio 2016 12:00

- I pannelli solari di Leonardo alimenteranno la sonda JUICE nel suo viaggio alla scoperta dei segreti di Giove e delle sue lune, che potrebbero ospitare la vita

- Con i suoi 97 metri quadrati, è il più grande generatore fotovoltaico mai sviluppato per missioni di esplorazione planetaria e volerà fino a oltre 750 milioni di chilometri dal sole

- Dopo il record dei pannelli di Rosetta, questo nuovo primato conferma il ruolo di primo piano di Leonardo nel mercato degli equipaggiamenti e sensori hi-tech per lo spazio

 

Farnborough, 13 luglio 2016 – Leonardo-Finmeccanica si è aggiudicata un contratto con Airbus Defence & Space, la seconda azienda spaziale mondiale, per lo sviluppo del generatore fotovoltaico destinato alla missione JUICE che, con i suoi dieci pannelli per un totale di 97 metri quadrati di superficie, sarà il più grande mai realizzato nella storia dell’esplorazione del sistema solare. Per Leonardo si tratta di un nuovo primato, che segue la fornitura di analoghi sistemi per numerose missioni spaziali, tra cui Rosetta, i cui pannelli solari con i loro 64 metri quadrati detengono ad oggi il record.

 

Programmata per essere lanciata nel 2022 e per raggiungere Giove nell’ottobre 2029, la sonda JUICE (JUpiter ICy moon Explorer) verrà realizzata da Airbus Defence & Space in qualità di prime contractor. La missione dell’Agenzia Spaziale Europea, che vede un importante coinvolgimento dell’Italia e in particolare dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), studierà Giove e le sue grandi lune ghiacciate – Ganimede, Callisto ed Europa – scoperte da Galileo Galilei nel 1610 e ritenute di grande interesse per la presenza di vasti oceani sotto la loro superficie ghiacciata. Ne verranno esplorate la superficie e gli strati interni, investigando se possano ospitare condizioni favorevoli alla vita.

 

In particolare, Leonardo utilizzerà celle solari all’Arseniuro di Gallio (GaAs), un cristallo che converte la luce solare in corrente elettrica, ottimizzate per condizioni di bassa intensità di illuminazione e bassa temperatura, sviluppando pannelli in grado di alimentare la sonda anche quando la luce solare, a causa della grande distanza, sarà meno di un venticinquesimo di quella che arriva sulla Terra, e il pannello solare sarà a -230°C.

 

I generatori fotovoltaici non sono l’unico contributo di Leonardo a JUICE: l’azienda partecipa alla realizzazione dello strumento JANUS – finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana e sviluppato da un team internazionale sotto la guida dell’Università Parthenope di Napoli e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – camera ad alta definizione che permetterà di esplorare Giove, le sue grandi lune e il sistema di anelli del pianeta. L’azienda collabora anche allo spettrometro MAJIS, realizzato sotto la guida dell’Istituto di Astrofisica Spaziale francese (IAS) e sviluppato da un team internazionale con la partecipazione dell’INAF e il supporto di ASI.

 

Con questo nuovo contratto si conferma ancora una volta il ruolo di primo piano di Leonardo nel mercato spaziale. Con un’ampia gamma di competenze, dallo sviluppo di equipaggiamenti e sensori hi-tech alla fornitura di servizi satellitari fino alla manifattura di satelliti e di strutture orbitanti, Leonardo è protagonista in tutte le missioni spaziali internazionali più importanti.