Importante milestone per il programma Euclid

Il 2015 è stato un anno cruciale per il programma Euclid, la nuova missione di cosmologia dell'ESA dopo Planck che ha come obiettivo principale quello di studiare l'origine dell'espansione dell'Universo.

Roma  14 gennaio 2016

Il 2015 è stato un anno cruciale per il programma Euclid, la nuova missione di cosmologia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dopo Planck, che ha come obiettivo principale quello di studiare l'origine dell'espansione dell'Universo. Infatti, la revisione del progetto del satellite e quella degli altri elementi della missione sono state completate con successo rispettivamente a Luglio e ad Ottobre e hanno permesso di confermarne pienamente la fattibilità  e gli obiettivi scientifici.

 

Nel corso dell’anno, Thales Alenia Space, in qualità di Primo contraente, ha anche completato la selezione del team industriale incaricato di costruire le varie parti del satellite e si avvarrà della collaborazione di oltre 100 aziende provenienti  da 18 Paesi europei.

 

Gli obiettivi di Euclid

Il miglioramento delle conoscenze sulla materia e sull’energia oscura è uno dei temi di maggiore interesse nell’astrofisica attuale. EUCLID contribuirà alla ricerca con una survey del cielo extragalattico condotta da un telescopio spaziale di 1.2 m di diametro che alimenta due strumenti, un imager del visibile (VIS) e un fotometro/spettrometro nell’infrarosso vicino (NISP). La survey si comporrà di mattonelle elementari di cielo di mezzo grado quadrato, ognuna delle quali sarà osservata dal telescopio per circa un’ora e mezza, con diverse modalità, prima di spostarsi sulla mattonella adiacente. In sei anni di osservazioni condotte dal secondo punto lagrangiano del sistema terra-sole, a circa 150 milioni di chilometri dalla terra, Euclid produrrà immagini e dati fotometrici per più di due  miliardi di galassie, e spettri di decine di milioni di sorgenti. Oltre al risultato cosmologico, che può rappresentarsi con una mappa tridimensionale delle galassie e della loro evoluzione negli ultimi dieci miliardi di anni, tali dati alimenteranno tutti i settori dell’astrofisica per molti anni dopo la conclusione della missione.

 

Il Ruolo di Thales Alenia Space

Nel luglio 2013, ESA e Thales Alenia Space hanno firmato il contratto che assegna a Thales Alenia Space Italia il ruolo di Primo Contraente del satellite. Tra i principali subcontraenti, Airbus Defense & Space di Tolosa, Francia, è responsabile del Payload Module che contiene il telescopio. Qualità e stabilità del sistema ottico, grande precisione e agilità del sistema di puntamento, e affidabilità del sistema di trasmissione dati sono le caratteristiche  fondamentali del Satellite.

 

Progettato  da Thales Alenia Space Italia, si basa sull’esperienza acquisita con la piattaforma di Herschel /Planck che ha dimostrato eccellenti prestazioni in orbita, integrata con un innovativo sistema di puntamento e telecomunicazioni di nuova generazione.

 

Oltre al ruolo di Prime contractor dell’intero satellite, svolto nella sede di Torino, Thales Alenia Space Italia contribuisce a questa missione dalle  sedi di Milano e Roma con la fornitura del trasponditore di bordo in banda X (XBT) , della antenna ad alto guadagno (HGA) e dei sensori di assetto (CRS).   Le affiliate  TAS Spagna e TAS Belgio  hanno inoltre la responsabilita del sottosistema TT&C e degli amplificatori RF (TWTA).   

 

Il satellite, che sarà lanciato nel 2020, è dedicato allo studio dell’Energia Oscura e della Materia Oscura, ingredienti fondamentali ma ignoti dell’odierno “Modello Standard” della cosmologia fisica. In questo modello, solo il 4% della massa-energia dell’universo è fatto di materia ordinaria (protoni e neutroni). Il resto è invisibile (materia oscura), e l’universo stesso si sta espandendo a ritmo accelerato sotto l’azione di una fonte di energia finora sconosciuta (energia oscura).

 

Il ruolo della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Finmeccanica

Grazie al sistema di propulsione a gas freddo realizzato da Finmeccanica,  ESA sarà in grado di controllare l'’orientamento nello spazio della sonda con grappoli di micropropulsori in grado di apportare correzioni infinitesime alla direzione di osservazione; anche le informazioni sul puntamento provengono da un sensore Finmeccanica: il Fine Guidance Sensor (FGS) e' un sensore stellare sviluppato appositamente per la missione Euclid che, direttamente montato nel fuoco del telescopio, garantisce un allineamento assoluto tra l'asse del telescopio stesso e le stelle di riferimento.


A tali equipaggiamenti si aggiunge il pannello fotovoltaico, che, con i suoi 900 W di potenza e il 28% di efficienza, fornisce l'alimentazione ai sistemi della sonda.