Expo 2020 Dubai: il contributo di Leonardo alla settimana Global Goals

Roma  10 marzo 2021 11:00

Con un intervento dal titolo “The Space Technologies challenge to reconcile necessities for the Planet’s future: Sustainability and development”, ospitato all’interno del programma del Padiglione Italia, Luigi Pasquali – Coordinatore delle attività spaziali di Leonardo – ha spiegato il contributo che la tecnologia spaziale può offrire per un mondo più sostenibile. L’intervento si inserisce all’interno dell’evento digitale che Expo 2020 Dubai dedica ai "Global Goals” dell’ONU.

“I Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU ci danno delle indicazioni molto chiare: abbiamo meno di 10 anni per affrontare il tema del cambiamento climatico e le tecnologie spaziali possono offrire un grande supporto per affrontare questa sfida”, ha affermato Pasquali. I dati provenienti dai satelliti di osservazione della Terra, infatti, sono ormai alla base del monitoraggio dei cambiamenti climatici e delle analisi legate alla desertificazione, all’innalzamento del livello dei mari o all’inquinamento. Satelliti come PRISMA (di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana), equipaggiato con il sensore iperspettrale più potente al mondo e realizzato da Leonardo, come la costellazione italiana COSMO-SkyMed (dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI e del Ministero della Difesa italiano) e le Sentinelle del programma europeo Copernicus, permettono già oggi di osservare fenomeni come lo scioglimento e lo spostamento dei ghiacciai, gli sversamenti di petrolio, il consumo di acqua e terra, la deforestazione abusiva, ma anche monitorare lo stato del patrimonio culturale e artistico.

“Pensiamo ai servizi offerti dall’agricoltura di precisione che permettono di controllare l’uso di risorse critiche, risparmiando acqua e riducendo il consumo dei fertilizzanti e, al tempo stesso, permettono di monitorare e quindi rispettare il ciclo fenologico delle piante”, ha proseguito Pasquali. Le tecnologie satellitari infatti possono ottimizzare la gestione e la qualità delle colture, permettendo un aumento fino al 20% della resa delle coltivazioni e una riduzione dell'uso delle risorse idriche tra il 40 e il 60%.

Anche le Smart City possono beneficiare dalla tecnologia spaziale. Pasquali ha ricordato che: “dai satelliti si può supportare la realizzazione di città sempre più resilienti e sostenibili”, per esempio attraverso il monitoraggio dei flussi di traffico, delle infrastrutture critiche e dei nuovi insediamenti urbani.

I satelliti forniscono una quantità di dati elevatissima destinata a crescere con l’avvento di numerosi attori privati nel settore e all’aumento esponenziale di costellazioni satellitari. “Per il cambiamento climatico, la tecnologia satellitare, insieme all’intelligenza artificiale e big data analytics, può offrire informazioni accurate utili a identificare le misure più adatte per limitare il problema e successivamente controllare e monitorare gli effetti delle misure adottate”, ha spiegato Pasquali. Si potrà persino creare un gemello digitale del territorio permettendo di arrivare a prevenire alcuni di questi fenomeni. Per poter trasformare i dati acquisiti in informazioni realmente utili, Leonardo, attraverso e-GEOS (Telespazio 80%, ASI 20%), si serve di algoritmi proprietari, intelligenza artificiale e tecniche di big data analytics, in grado di elaborare i dati satellitari integrandoli con quelli provenienti da altri sensori e fonti open source, come i social media.

“In Leonardo la sostenibilità è un fattore chiave di sviluppo per generare valore condiviso che orienta le scelte sul futuro, in linea con il piano strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030. Siamo convinti, in particolare, che le tecnologie spaziali possano offrire un contributo concreto per affrontare le sfide più grandi che abbiamo davanti: favorire crescita, sviluppo e sicurezza, a beneficio delle persone e del pianeta, per la prosperità di tutti”, ha concluso Luigi Pasquali.