Genova città resiliente con il Security Supervision System di Leonardo

Infrastrutture a prova di futuro

Leonardo-Finmeccanica ha partecipato al progetto HARMONISE sviluppando il Security Supervision System.

Leonardo 21/09/2016  20 settembre 2016

Come fa una città a essere resiliente? Capace cioè di fronteggiare gli innumerevoli rischi ai quali l’ambiente urbano è esposto, che provengano da fenomeni naturali o siano il risultato di azioni umane. E in grado quindi sia di assorbire gli impatti negativi di eventi traumatici, salvaguardando la sicurezza dei propri cittadini, del territorio e delle infrastrutture, sia di prevenire efficacemente le conseguenze di quegli eventi, alzando il livello della propria vulnerabilità e predisponendo le adeguate contromisure.

 

Nella moderna complessità dei nostri centri urbani la risposta è affidata sempre più all’evoluzione tecnologica che mette a disposizione sistemi e soluzioni avanzate in grado di supportare l’intero ciclo della resilienza urbana, dalla progettazione di edifici e infrastrutture alla gestione della sicurezza, dall’intervento tempestivo in caso di disastri naturali o umani al ripristino delle condizioni iniziali.

 

E’ quello che si propone di realizzare il progetto HARMONISE, con la presentazione della piattaforma di supporto online concepita proprio per sostenere lo sviluppo della resilienza urbana su larga scala. HARMONISE – acronimo per Holistic Approach to Resilience and Systematic Actions to Make Large Scale Urban Built Infrastructure Secure - è un progetto collaborativo di ricerca costituito nell’ambito del Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo tecnologico dell’Unione Europea. Conta sull’apporto tecnico e scientifico di dodici partner, tra cui università, organizzazioni tecniche e di ricerca di rilievo, PMI, grandi industrie e tecnici in tutto il territorio europeo, con un team di progetto specializzato in un’ampia gamma di discipline associate all’ambiente edificato e, su più ampia scala, a sicurezza e resilienza urbane.

 

Leonardo-Finmeccanica ha partecipato al progetto sviluppando, al suo interno, il Security Supervision System, una piattaforma di simulazione e supporto decisionale, che raccoglie e mette in correlazione flussi di dati eterogenei e provenienti da vari dispositivi e sistemi, al fine di creare una vista unica e integrata delle aree monitorate e potenzialmente interessate da tutte le problematiche inerenti la resilienza urbana (cambiamenti climatici, sicurezza di grandi eventi, mobilità di grandi flussi di persone). Il Security Supervision System è attualmente operativo presso lo stadio Luigi Ferraris nel quartiere Marassi di Genova, città scelta, insieme a Dublino, Londra, Bilbao e Tampere, come teatro per l’avvio di progetti pilota scaturiti dal lavoro del consorzio HARMONISE.

 

Il sistema si compone materialmente di un insieme di sensori, collocati nell’area dello stadio, che forniscono una serie di rilevamenti e misure a una stazione di lavoro a tre monitor, attraverso i quali gli operatori della sicurezza sono in grado di monitorare i flussi delle persone e anche di simulare in anticipo possibili situazioni di criticità legate al comportamento della folla. Un’attività resa possibile dall’azione combinata dei due sottosistemi – crowd monitoring e flow analysis - sviluppati da Leonardo nell’ambito del Security Supervision System.

 

Grazie alle sue caratteristiche, il Security Supervision System può essere classificato come un sistema PSIM (Physical Security Information Management) progettato per far convergere più applicazioni di sicurezza disomogenee fra loro attraverso la gestione di un’unica interfaccia utente e in grado altresì di integrare sistemi di sicurezza fisica con altri domini, come la sicurezza logica, la mobilità, il monitoraggio ambientale e climatico, le applicazioni per i dispositivi mobili dei cittadini.

 

Questa versatilità lo rende un potenziale moltiplicatore di conoscenza a vantaggio di diverse categorie di utenti. Tutti i servizi informativi generati dal sistema sono, infatti, utilizzabili non solo dalle amministrazioni, ma anche dai cittadini, imprese e associazioni che offrono servizi e applicazioni specifiche secondo il modello Open Data, che consente loro di operare sia come utenti dei servizi, sia come nuovi produttori d’informazione.

 

A un superiore livello di decision maker, il sistema diventa un valido strumento a supporto di governi nazionali, regionali e locali chiamati a elaborare politiche di resilienza urbana e progettare infrastrutture adeguate alla crescente necessità di gestire in sicurezza flussi di persone, dati e merci in sistemi urbani in continua espansione.

 

Leonardo, 21/09/2016