Leonardo Labs: la scommessa sui talenti dell’innovazione

05 dicembre 2022

“La fabbrica del domani”: con questo titolo il Corriere della Sera dedica una doppia pagina di approfondimento sui Leonardo Labs con un’intervista ad Alessandro Massa, che illustra la strategia alla base della creazione degli hub tecnologici dedicati alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie di frontiera e breakthrough. In una seconda intervista, Renata Mele, annuncia il prossimo lancio di un nuovo Lab dedicato alla sostenibilità. Ampio spazio anche ai ricercatori, con dei brevi profili che illustrano la loro provenienza e l’attività che stanno svolgendo all’interno dei Labs.

11 “laboratori” distribuiti su tutto il territorio nazionale (destinati a diventare 12 a stretto giro con l’avvio di un nuovo ambito di ricerca dedicato alla sostenibilità) nei quali lavorano oltre 100 ricercatori su temi trasversali come logistica avanzata, IA, nuovi materiali, supercalcolo, quantistica, sensoristica e cloud.

 

Alessandro Massa, a cui Leonardo ha assegnato il compito di coordinare questa nuova anima dirompente dell'azienda, spiega così l’approccio dell’azienda: "Leonardo Labs è una rete di incubatori tecnologici, avviata nel 2020, che supporta trasversalmente l'ingegneria delle aree di business di Leonardo nella ricerca e sviluppo delle tecnologie più innovative, nell'esplorazione delle tecnologie emergenti e anticipando la futura domanda del mercato. I laboratori sono il motore propulsivo dell'innovazione, massimizzando la prossimità con i principali siti industriali di Leonardo e con i territori di riferimento."

La scelta di investire nei Labs si inserisce in un argomento chiave per Leonardo ma anche per l'intero sistema Paese, cioè quello della creazione di competenze specialistiche, ancora oggi difficili da reperire in contesti cutting edge.

Non a caso, nell'ambito dei Labs del gruppo guidato da Alessandro Profumo, è tuttora in corso un reclutamento. L'obiettivo è infatti di arrivare a 200 ricercatori entro la fine del prossimo anno. Una chiamata per i diversi ambiti, tra cui l'intelligenza artificiale, il cloud, le capacità cornputazionali applicate alle simulazioni e alle applicazioni cloud sfruttando il super-cervellone di Genova, il davinci-1, ma anche l'elettrificazione, il digital twin e le simulazioni avanzate, i materiali, il quantum, le applicazioni robotiche, i big data, l'optronics.

La sfida, in sintesi, è quella di immaginare soluzioni che non esistono ma che sarà necessario possedere a breve: “Siamo agli inizi di nuova era – conclude Massa – ed è importantissimo capire e dominare questi nuovi paradigmi.”

Con un investimento in Ricerca e Sviluppo che lo scorso anno ha raggiunto 1,8 miliardi di euro (+16%) e 9.600 persone impegnate solo in questo settore, Leonardo considera il percorso di sostenibilità un elemento chiave della strategia aziendale. “Puntiamo a rafforzare, attraverso la catena del valore, il proprio impatto verso il mondo esterno, in tutte le fasi, dalla produzione al servizio post-vendita — spiega Renata Mele, responsabile Sostenibilità di Leonardo e fisico di formazione —. Con l'inizio del 2023, ma con selezione in partenza da metà dicembre, avvieremo il dodicesimo Lab, che sarà interamente dedicato alla sostenibilità.”

Il quotidiano si sofferma sui “magnifici 10 che stanno studiando il mondo in divenire” dedicando un breve profilo ad alcuni dei research fellow che hanno iniziato il loro percorso nei Leonardo Lab: matematici, fisici, ingegneri e informatici, e non solo italiani.