Roma 16 febbraio 2021 12:30
In occasione dell'evento digitale organizzato da Expo 2020 Dubai dedicato a "Viaggio e connettività” (Pre-Expo week Travel & Connectivity), anche l’azienda dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza Leonardo ha voluto dare il suo contributo con una testimonianza di quella che è la sua idea di città connesse. Con un intervento dal titolo “Connecting (urban) dots for safer and sustainable cities” ospitato all’interno del programma del Padiglione Italia (dalle 14:30 su questo link).
“Come spiega lo stesso motto di Expo Dubai Connecting Mind – Creating the Future, le connessioni sono indispensabile per costruire il mondo del futuro. Parliamo di connessioni tra persone, connessioni tra dispositivi e connessioni all’interno delle città e tra le città” spiega Giacomo Speretta, responsabile Cyber Security marketing, sviluppo del business e sales strategy in Leonardo. “Le connessioni saranno sia fisiche sia digitali e ci apriranno a infinite possibilità. Partendo dai collegamenti fisici, ci sarà un nuovo modo di pensare il trasporto delle persone e delle merci, compresi in quella che viene definita Urban Air Mobility: in questo settore si annoverano tecnologie, procedure, infrastrutture e normative che possono introdurre nuovi servizi come, ad esempio, trasporto urbano di persone con velivoli a propulsione elettrica in grado di decollare e atterrare verticalmente. Alcuni passi da gigante in questa direzione sono già stati fatti”.
In questo ambito, Leonardo presenterà ai visitatori di Expo 2020 Dubai l'AW609, il primo e unico convertiplano destinato a ottenere una certificazione civile. Questo velivolo combina le capacità di decollo e atterraggio verticale di un elicottero con la velocità e il comfort di un aereo tradizionale.
“Allo stesso modo – continua Speretta – guardiamo anche al segmento Urban Air Logistics, ovvero il trasporto di merci con utilizzo di droni in città. Qui, insieme ai nostri partner, abbiamo già effettuato alcuni test, come il trasporto di materiale biomedicale con sistemi aerei senza pilota in un ospedale situato a più di 30 km di distanza o la consegna di merci di oltre 20 kg in un'area urbana”.
“La città connesse avranno bisogno di sistemi e piattaforme di monitoraggio e gestione del traffico urbano e delle flotte del trasporto pubblico locale, ma anche tecnologie di comando, controllo e sensori per l'analisi e il monitoraggio della sicurezza in luoghi pubblici come piazze, stazioni, aeroporti. La protezione fisica e informatica delle infrastrutture critiche, come ospedali, aeroporti, impianti energetici, è centrale, poiché maggiore è il numero di connessioni maggiore è l’esigenza di avere un sistema cyber-protetto già dalla sua progettazione”.
Speretta spiega che in questo scenario di interconnessioni, le sfide della sicurezza sono enormi e potranno essere vinte solo attraverso la digitalizzazione: “I Big Data e l’Intelligenza Artificiale supporteranno sempre di più le persone, dando loro gli strumenti e le informazioni per permettere loro di prendere le giuste decisioni”.
“In Leonardo, per esempio, abbiamo sviluppato una piattaforma che permette alle amministrazioni comunali, alle forze dell'ordine, alle strutture sanitarie e alla protezione civile di integrare i sistemi esistenti – come telecamere, sale operative, sensori del traffico –, per supportare emergenze, fornire un monitoraggio infrastrutturale e geologico, e ottenere una città più intelligente e sicura. Possiamo definirlo un sistema di sistemi”.
Non da ultimo, la città connessa è anche sostenibile, grazie a soluzioni di energy management in grado di pianificare un uso intelligente delle risorse energetiche ed economiche, supportando la green economy.
“Solo grazie a sinergie tra Information Technologies, comunicazioni, sicurezza fisica e digitale, possiamo progettare e sviluppare piattaforme integrate per la sicurezza delle persone, il controllo del territorio e la protezione delle infrastrutture nazionali” conclude Speretta.