Business Innovation Factory 2023: finalizzate oltre 150 candidature

04 aprile 2023

Business Innovation Factory 2023, boom di candidature per la call con oltre il 60% delle application provenienti dall’estero

Sono state 156 le candidature finalizzate (su 244 ricevute rispetto alle 170 della prima edizione) per la seconda call internazionale della Business Innovation Factory (BIF)l’acceleratore di startup di Leonardo che punta a selezionare, nel 2023, fino a dieci startup in grado di sviluppare soluzioni innovative per contribuire ad ampliare l’offerta di servizi digitali dell’azienda. Il 61% delle candidature provengono dall'estero (95) rispetto al 40% della prima edizione. A livello geografico, dopo l’Italia (61 candidature finalizzate), i Paesi dai quali sono giunte il maggior numero di proposte sono stati Israele (30), UK (12) e Stati Uniti (10).

“I numeri registrati testimoniano il consolidamento della BIF di Leonardo come l’acceleratore di startup di riferimento del settore Aerospazio Difesa & Sicurezza”, spiega Paolo Salvato, Senior Vice President Strategic Innovative Projects di Leonardo. “E’aumentata la consapevolezza da parte dei Founders del valore di un Corporate Accelerator che consenta sia di imprimere alle startup una accelerazione al quadrato grazie alle competenze, conoscenze e asset del Gruppo, sia di poter ottenere accordi commerciali e tecnologici oltre ad accedere agli investimenti”, sottolinea Salvato.  Con la prima edizione della BIF 2022, Leonardo ha investito nel capitale di due startup e continua a supportare le altre otto nella realizzazione di accordi di partnership con il Gruppo e con i partner di Leonardo.

Il roadshow internazionale, con tappe a Napoli, Milano, Londra, Monaco e Tel Aviv, tutti ecosistemi di innovazione di eccellenza per i temi (Simulation & Gamification, Networking & Cybersecurity), della Call 2023 ha rappresentato un ulteriore elemento a garanzia del successo e della qualità della seconda edizione della BIF. Dai cinque appuntamenti del roadshow provengono circa 80 candidature, pari a circa il 50% del totale, con ben 30 application ricevute durante l’ultima tappa di Tel Aviv. “Lo sforzo organizzativo e l’investimento sostenuto insieme ai partner LVenture, Università Federico II, Regione Campania, Accenture, Imperial College, Hensoldt Venture e SOSA con Israeli Innovation Authority”, sottolinea Salvato, “ha prodotto un risultato finale di grandissima qualità che ci ripaga con candidature caratterizzate da un alto livello qualitativo complessivo e che ci ha permesso soprattutto di posizionare Leonardo in modo ancora più solido e credibile negli ecosistemi di innovazione dei nostri paesi domestici”.

I team di Leonardo e LVenture sono al lavoro per selezionare le Top 20 che saranno invitate al Selection Day che porterà alla scelta delle dieci migliori proposte ammesse al programma di accelerazione con partenza a fine maggio e chiusura a novembre con un Demo Day aperto anche agli investitori. “Rispetto alla prima edizione della BIF, abbiamo anticipato l’individuazione degli use case di interesse di Leonardo che il Proof of Concept andrà a validare, fondamentale per capire il valore industriale delle soluzioni proposte”, spiega Salvato, “con l’obiettivo di accelerare la messa a terra delle soluzioni innovative con le Business Unit e Divisioni di Leonardo”. A tal riguardo, Leonardo ha potenziato il programma di mentorship, dal quale verranno selezionati le dieci risorse interne a Leonardo che posseggono i requisiti per effettuare con efficacia il miglior match tra la startup e gli interessi di Leonardo. I mentor agiranno come “cinghia di trasmissione” tra il valore industriale di Leonardo e il valore di innovazione delle startup, supportandole, durante l’accelerazione, nella fase di validazione di business e tecnologia, e nella fase di investimento e partnership del post- accelerazione.

Gli elementi di novità introdotti nella BIF 2023 sono stati pensati per poter raggiungere due principali traguardi dell’acceleratore, in linea con gli obiettivi posti dal piano strategico Be Tomorrow 2030. “Il primo ha una valenza in termini di business, nell'ottica di creare valore all'ecosistema di Leonardo con le startup accelerate”, conclude Salvato, “mentre con il secondo intendiamo accompagnare il cambiamento culturale del gruppo, per contribuire a gestire al meglio il mondo dell'open innovation, conferendo alla struttura di Leonardo quell’agilità necessaria per rispondere con maggiore competitività ai veloci mutamenti di mercato del settore AD&S”.

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