“Attenti a quei due” è il titolo che meglio si adatta alla coppia Giulio Cartoni e Luigi Pierno – il primo Head of Site Management & Field Support, il secondo Climate and Environment Strategy & Projects e Sustainability Manager certificato – che in Leonardo hanno dato vita a OnLife, il progetto che valorizza in chiave circolare gli asset digitali delle postazioni di lavoro aziendali, avviando per PC e monitor dismessi un percorso di virtuoso di riuso, donazione e recupero di materiali. Giulio e Luigi sono un team che si è formato grazie alla collaborazione tra le funzioni Sostenibilità e Digital Solutions di Leonardo e che si è confrontato con successo su un nuovo progetto: trasformare la gestione dei dispositivi a fine vita in un processo che unisce resilienza, impatto sociale e riduzione dell’impronta ambientale.
“È stata una bella sfida. In azienda non esisteva un modello simile: abbiamo creato nuove procedure e potenziato i nostri rapporti di collaborazione”, dice Giulio Cartoni, laurea magistrale in Scienze politiche e relazioni internazionali, da otto anni in Leonardo dopo aver ricoperto ruoli di responsabilità nei settori TLC e IT di altre importanti società.
“Guidare questo progetto è stata una grande avventura, che mi ha consentito di agire contemporaneamente su tutte e tre le direttrici della sostenibilità – Prosperity, People e Planet – e di avere un impatto concreto sulla transizione circolare”, aggiunge Luigi Pierno, ingegnere elettronico, dal Duemila nel Gruppo Leonardo dove fino a cinque anni fa si è occupato di ricerca e innovazione.
Giulio e Luigi danno forma concreta ai tre capisaldi del progetto OnLife. La prima linea d’azione riguarda il riutilizzo dei dispositivi digitali nel mercato secondario (Prosperity): 275 PC e monitor, in questa prima fase, sono stati raccolti, formattati e, tramite i canali di vendita online, resi disponibili ad un costo accessibile a tutti. La seconda direttrice (People) è rivolta all’inclusione digitale: una parte dei dispositivi dismessi viene destinata a organizzazioni no profit che operano in aree con maggiore digital divide, così da favorire l’accesso alla tecnologia e promuovere l’interesse delle nuove generazioni verso le discipline STEM. Infine, il terzo ambito (Planet) prevede un approccio urban mining, vale a dire l’attivazione, per i dispositivi non riutilizzabili, di processi di riciclo avanzato per il recupero di materie prime critiche.
Aver realizzato un progetto di economia circolare, che introduce un vantaggio competitivo misurabile per il business, l’ambiente e la società, è la conferma dell’impegno strategico di Leonardo per la sostenibilità. Per Giulio e Luigi un obiettivo, di sfida professionale e personale, raggiunto insieme con grande soddisfazione.