Entrata in Leonardo subito dopo la laurea magistrale al Politecnico di Milano, in poco tempo Francesca Palermo ha allargato le sue competenze passando da sistemista di assetto a Project Engineering Manager. Un cammino di crescita che accompagna la sua passione di sempre: il fascino per l’infinitamente grande e lontano, ora scientificamente osservabile e misurabile nello Spazio attraverso sensori elettro-ottici e satelliti.
In questi anni, Francesca ha lavorato a numerosi progetti di Star Tracker per diverse piattaforme e missioni spaziali, tra cui quelli del programma Copernicus, e recentemente ha ampliato il suo campo d’azione ad altri strumenti spaziali elettro-ottici, come la LUMIO-Cam.
“Lo Star Tracker, letteralmente ‘inseguitore di stelle’, è un sensore elettro-ottico che supporta il sistema di orientamento e di navigazione a bordo dei satelliti. È in grado di identificare con alta precisione l’orientamento di un satellite nello Spazio in un sistema di riferimento inerziale confrontando le stelle osservate con un catalogo stellare”, spiega. Uno strumento fondamentale, dunque, per individuare la posizione esatta di un satellite rispetto alla Terra.
LUMIO-Cam è uno strumento scientifico, finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale Italiana, nella cui progettazione sono impegnati, tra gli altri, Leonardo e il Politecnico di Milano. “L’obiettivo – racconta ancora Francesca – è quello di osservare e quantificare gli impatti dei meteoroidi, piccole rocce non osservabili dalla Terra, sul lato nascosto della Luna, tramite il tele-rilevamento di flash luminosi dovuti agli impatti”. È una sfida ingegneristica non solo per osservare l’altra faccia della Luna, ma anche per studiare il flusso di meteoriti e di corpi celesti che attraversano lo spazio che separa la Terra dal suo satellite naturale.
Da sempre appassionata lettrice di libri di fantascienza, la sua avventura professionale sembra coinvolgerla tanto quanto la lettura di un romanzo di Arthur Clarke (“Ombre sulla luna” il titolo più azzeccato, nel suo caso). “In Leonardo – racconta – ho potuto seguire progetti di Star Tracker a 360 gradi: prima come sistemista, poi per la parte algoritmica e, infine, coordinando il team ingegneristico. Ora mi sto appassionando alle strategie di mercato in ambito spaziale”.
L’entusiasmo di Francesca traspare dagli occhi e dalla voce. “Quando sono entrata in azienda ero la più giovane nel mio reparto di system engineering dei sensori d’assetto. Oggi non è più così perché, accanto alle persone più esperte, lavorano colleghe e colleghi più giovani. Inoltre, all’interno del nostro gruppo, che è guidato da una donna, la componente femminile è al 50%”. In un team di lavoro che definisce coeso e accogliente, Francesca sembra aver assunto anche una leadership parallela: “Organizzo feste insieme ai colleghi fuori dal lavoro. Lo scorso Natale eravamo in 170!”. Quando si dice che, per taluni, il lavoro è una festa.