L’occasione è stata la sessione conclusiva del premio “Primo round, the best Italian startup”, nella quale, rivolgendosi ai giovani finalisti, Roberto Cingolani ha delineato lo scenario in cui le imprese hi-tech come Leonardo dovranno misurarsi e competere. Una realtà dove la spinta pervasiva della digitalizzazione imporrà soprattutto alle grandi aziende rapidità di cambiamento e di esecuzione, richiedendo inevitabilmente un cambio di passo anche nella formazione culturale del capitale umano. Sarà indispensabile, annota Cingolani, avere una preparazione tecnico-scientifica, poiché le materie STEM sono per natura più flessibili a cogliere le trasformazioni in atto e possono, insieme a un approccio trasversale e multidisciplinare da apprendere sul campo, fornire la base della cultura dei giovani del futuro.
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