Farnborough 14 luglio 2014
ATR, il costruttore europeo di velivoli turboelica per il trasporto regionale, joint venture paritetica tra Finmeccanica e Airbus, ha annunciato ieri a al Farnborough International Airshow di aver raggiunto, nel primo semestre 2014, la cifra record di 144 velivoli venduti (119 ATR 72-600 e 25 ATR 42-600), a cui aggiungere opzioni per altri 112 aerei.
I contratti siglati nel corso dell’anno, per un valore di oltre 3,45 miliardi di dollari (6 miliardi considerate anche le opzioni), registrano un incremento nelle vendite di oltre il 50% rispetto all’intero 2013 e rappresentano un’ulteriore conferma della leadership acquisita da ATR sul mercato dell’aviazione regionale e della predominanza dei velivoli turbo-elica sul corto raggio. Il portafoglio ordini di ATR è attualmente di oltre 320 aeromobili ed ha un valore di 8 miliardi di dollari pari ad oltre quattro anni di produzione.
ATR prevede di raggiungere entro fine anno la quota di 80 velivoli consegnati e di espandere ulteriormente la presenza dei propri centri di supporto agli oltre 180 operatori che utilizzano l’aereo in tutto il mondo.
Fra i contratti, molti dei quali verranno resi pubblici nel corso di questa settimana a Farnborough, l’ordine siglato ieri con Nordic Aviation Capital, società di leasing danese fra i principali clienti del costruttore europeo, per 25 ATR 42-600 e 50 opzioni, per un valore di 1,55 miliardi di dollari. Mentre oggi è stato ratificato l’accordo tra ATR e la statunitense Air Lease Corporation per l’acquisto di sette ATR 72-600 che vanno ad aggiungersi agli altri velivoli già acquistati dalla società di leasing fin dal 2010 e che avrà così a disposizione una flotta di 28 ATR 72-600.
Gli oltre 500 velivoli della serie -600 venduti dal 2007, confermano l’interesse dimostrato per la famiglia di turboprop dalle compagnie regionali e dalle società di leasing internazionali. Interesse dovuto sia ai notevoli vantaggi offerti dal punto di vista del risparmio economico e della sostenibilità ambientale sia alle caratteristiche tecniche di affidabilità e all’elevato standard di comfort. Un successo che ATR ha saputo fronteggiare aumentando del 40% la capacità produttiva dei suoi stabilimenti di Tolosa (Airbus) e Pomigliano d’Arco (Finmeccanica-Alenia Aermacchi) per rispondere pienamente alle crescenti richieste del mercato, un rateo che il costruttore continuerà ad accrescere insieme allo sviluppo della propria gamma di prodotti.