La capacità di calcolo dei supercomputer negli ultimi cinque anni, come spiega Roberto Cingolani, ha avuto una crescita esponenziale, creando opportunità per uno sviluppo sostenibile delle nostre società a livello ambientale, economico e occupazionale. Gli algoritmi predittivi, sempre più complessi e precisi, consentono di individuare in grande anticipo gli errori dovuti al nostro modello di sviluppo. E questa capacità di previsione e simulazione possiamo applicarla a una molteplicità di ambiti, dalla medicina al clima, dalla geologia ai modelli economici.
Tuttavia, per sfruttare al massimo queste opportunità, occorre investire da un lato su un sistema regolatorio per l’utilizzo etico della tecnologia e dall’altro sul capitale umano, formando persone con una cultura tecnologica estesa che siano in grado di governare gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale.
Guardando al futuro, la nuova frontiera, per la quale occorreranno ancora anni di studi, saranno i computer quantistici, che apriranno prospettive completamente diverse nel modo in cui i sistemi intelligenti potranno apprendere e gestire le informazioni. Conosceremo scenari ancora inesplorati nella gestione della cultura, della scienza e della tecnologia.
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