V-Fides, il drone subacqueo

Dotato di sonar, sensori acustici, ottici, chimici e magnetici, il V-Fides, sviluppato da Finmeccanica – WASS, è un veicolo subacqueo innovativo che può essere utilizzato per impieghi civili e di sorveglianza.

Roma  13 luglio 2015

Dotato di sonar, sensori acustici, ottici, chimici e magnetici, il V-Fides, sviluppato da Finmeccanica – WASS,  è un veicolo subacqueo innovativo che può essere utilizzato per impieghi civili e di sorveglianza. Grazie all’elevata autonomia energetica garantita da una batteria Litio Polimeri ricaricabile modulare, può operare sia in controllo remoto (filoguida in fibra ottica recuperabile di 10 km) che in modalità autonoma.

 

Piattaforma multifunzionale, progettata per condurre molteplici tipi di missioni di lunga durata, sia in ambiente costiero che in acque profonde, il V-Fides è in grado di effettuare il monitoraggio ambientale con analisi in tempo reale, la mappatura e il controllo delle forme di vita marine (come la caratterizzazione acustica della cetofauna, l’analisi visiva del coralligeno, la mappatura della posidonia, ecc.), l’identificazione di inquinanti fisici e chimici, la ricerca archeologica e la manutenzione di manufatti immersi, la verifica e la sorveglianza di oleodotti, condotte marine e cavi depositati sul fondo, il monitoraggio e la manutenzione di strutture marine.

 

V-Fides è stato realizzato per essere facilmente e rapidamente adattabile allo svolgimento di missioni differenti, sia impiegando le dotazioni già installate a bordo sia sostituendo o integrando nuovi sensori.
 

La batteria ricaricabile modulare consente di adattare l’energia disponibile a bordo in funzione del tipo e della durata della missione prevista, in modo da ottimizzare l’efficacia del sistema e il tempo di ricarica. Con la minima energia disponibile sono possibili missioni di 4 – 6 ore, mentre la massima autonomia è di 20 ore.
 

Il veicolo può funzionare sia in modalità completamente autonoma (AUV Autonomous Vehicle), sia attraverso il continuo controllo da parte di un operatore remoto (ROV Remote Controlled Vehicle), nonché in modalità ibrida, con possibilità di controllo solo in particolari fasi della missione (HAUV Hybrid Autonomous Vehicle).

 

La storia del V-Fides


Lo studio di fattibilità di V-Fides nasce alla fine del 2011, a cui segue la progettazione di dettaglio, iniziata a marzo 2012. L’inizio della lavorazione dei componenti dello scafo avviene a novembre mentre, nei primi sei mesi del 2013, vengono realizzati sia i componenti anteriori e centrali sia la parte posteriore. A luglio dello stesso anno è pronto il primo scafo completo.

L’attività di integrazione meccanica preliminare, svolta alla fine del 2013, e le prime prove statiche di riempimento e svuotamento dello scafo, eseguite nella vasca dello stabilimento di WASS nello stesso periodo, hanno fornito informazioni utili per la realizzazione di un secondo scafo, più avanzato e vicino alla configurazione finale, costruito tra dicembre 2013 e febbraio 2014. Vengono poi completati i test di integrazione a banco ed in vasca di tutti i componenti, con alcune prove dinamiche per la verifica del funzionamento dei motori eseguite in modalità ROV (ovvero con alimentazione fornita via cavo dall'esterno).
 

E’ dell’inizio di luglio 2014 la prima prova in mare, relativa alla verifica di bilanciamento e stabilità in configurazione ROV (senza batteria), mentre a ottobre 2014 viene effettuata una seconda campagna in vasca, con un bilanciamento del veicolo più raffinato e con la verifica del funzionamento di leggi di controllo e guida aggiornate. Infine, nel novembre 2014, il veicolo esegue la prima campagna di test dinamici in mare, in un'area di circa 150 m x 50 m a 2.5 m di profondità. A partire da aprile 2015 sul veicolo, nella sua versione aggiornata, è installata una filoguida riutilizzabile in fibra ottica che consente sperimentazioni HAUV sia in piscina sia in mare (al momento fino ad un massimo di 8 metri di profondità).
 

Durante queste prove il veicolo, pilotato remotamente tramite joystick, con comandi passati via radio, ha dato ampia dimostrazione delle ottime capacità di controllo e manovra in acque basse e ristrette, oltre che della stabilità della piattaforma. Durante le prove sono stati verificati tutti i sistemi imbarcati, come  i sensori di navigazione (piattaforma inerziale, pressometro, GPS, DVL), gli apparati di comunicazione (radio, wi-fi, modem acustico, filoguida in fibra ottica) e i payload (videocamera, luci, misuratore di rumore, sistema di analisi dell'inquinamento da mercurio).
 

 

 
Il nome “V-Fides” è un tributo alla Città di Livorno, il cui stemma contiene una bandiera con la scritta“Fides”
V-Fides è anche un acronimo per “Veicolo Filoguidato per l’Identificazione e l’Esplorazione Subacquea"