VBM Esplorante e la digitalizzazione delle unità terrestri

ll Veicolo Blindato Medio (VBM) 8X8 Freccia, realizzato dalla CIO - Società Consortile Iveco-OTO Melara, è la soluzione ideale per soddisfare il moderno requisito net-centrico di digitalizzazione delle unità terrestri.

Roma  19 luglio 2015

Nel  XXI secolo la categoria di “sfondamento”, legata ai vecchi reparti di Cavalleria, è sostituita dalle nuove funzioni di esplorazione e ricognizione (RSTA - Reconnaissance, Surveillance and Target Acquisition). Il Veicolo Blindato Medio (VBM) 8X8 Freccia, realizzato dalla CIO - Società Consortile Iveco-OTO Melara, è la soluzione ideale per soddisfare il moderno requisito net-centrico di digitalizzazione delle unità terrestri.

 

 

In ambito militare è in atto da tempo un complesso processo di trasformazione delle unità terrestri in relazione agli attuali e futuri scenari internazionali in cui risultano fondamentali l’acquisizione delle informazioni, la ricognizione, l’esplorazione degli obiettivi, la tempestività, la mobilità strategica e tattica, la flessibilità. La digitalizzazione della Fanteria Media e della Brigata Media rappresenta la risposta ideale alle nuove esigenze di operare sui veicoli da combattimento con capacità operative potenziate grazie all’integrazione delle ultime tecnologie nell’ambito dei piccoli calibri, dei sistemi optoelettronici, delle comunicazioni, dei Sistemi di Comando, Controllo, Navigazione  e della robotica (UGV e UAV). Il mezzo principale della Fanteria Media è il Veicolo Blindato Medio (VBM) 8X8 Freccia, realizzato dalla CIO - Società Consortile Iveco-OTO Melara. L’industria italiana ha risposto a questa sfida proponendo un innovativo sistema capace di integrare le funzioni di esplorazione e ricognizione RSTA in un’unica piattaforma, il VBM Esplorante, in grado di gestire e diffondere le informazioni non solo relative al campo di battaglia, nella sua accezione classica, ma in tutte le dimensioni dell’ambiente operativo.

 

Esplorazione e ricognizione: la ultime tecnologie nell’ambito dei piccoli calibri e della robotica

A bordo del VBM Esplorante saranno integrati, per il corredo della funzione RSTA, i sistemi robotizzati Horus e TRP2-RSTA e la torretta HITFIST 25mm top di gamma di OTO Melara, la più evoluta della famiglia HITFIST perché integra un cannocchiale panoramico Janus FF di Finmeccanica-Selex ES oltre all’ottica di puntamento. Il micro velivolo senza pilota Horus (UAV - Unmaned Aerial Vehicle) garantirà l’acquisizione e l’esplorazione aerea degli obiettivi. Il micro-UAV, che pesa solo 2 kg, è equipaggiato con un sensore ottico in grado di svolgere missioni di sorveglianza e ricognizione tattica. Raggiunge gli 80 km orari, ha un’autonomia di un’ora e può essere lanciato a mano da un operatore. Il robot cingolato TRP2-RSTA sarà utilizzato per l’esplorazione terrestre: pesa circa 60/70 kg, può raggiungere una velocità massima di 15 km orari e può essere radio controllato fino ad una distanza di  1.550 mt. E’ dotato di un braccio meccanico su cui viene installata una camera EO-IR mini Colibrì di Selex ES. Proprio il TRP2-RSTA sarà integrato con il sistema SICCONA (Sistema di Comando, COntrollo e Navigazione), una delle componenti più rilevanti all’interno di Forza Nec (Network Enabled Capability), il programma sviluppato dall’Esercito Italiano per digitalizzare e rendere net-centrici uomini e mezzi in servizio presso le Forze Armate, in tutti gli scenari (aria, terra, mare, cyber e spazio). Nato come veicolo di Fanteria, Il VBM Esplorante diventa, con il corredo della funzione RSTA, una piattaforma innovativa e unica al mondo che sarà impiegata nei reparti di Cavalleria. Il VBM Esplorante è quindi la chiave di volta per l'impiego in scenari veloci e fluidi, in cui anche una piccola unità esplorante di livello plotone/compagnia, può concorrere al conseguimento di obiettivi di livello operativo e strategico.

 

Il VBM Esplorante in contesti di controguerriglia

Ma come immaginare tutto questo complesso sistema? In contesti di controguerriglia (COIN, counter-insurgency), ad esempio, si passa dalla fase Clear, prevalentemente fatta di attività cinetiche sul terreno, a quella Hold, di mantenimento del controllo del territorio. Da qui si passa all’attività di Build in cui si avviano attività di ricostruzione delle istituzioni locali (state building) fino alla restituzione del controllo alle autorità locali. Le unità militari, infatti, devono avere capacità non solo di ingaggio selettivo dei bersagli con i sistemi d’arma di bordo ma anche di accesso e gestione alle informazioni dell’intera area, a maggior ragione in teatri di intervento a presenza multinazionale sia NATO che non.

 

 

Le configurazioni del VBM in versione esplorante

Nel panorama dei sistemi per la Difesa e nel contesto internazionale attuale, il VBM Esplorante, costituisce un’innovazione assoluta. Questi veicoli andranno ad equipaggiare le unità di Cavalleria deputate alla ricognizione come previsto dalla seconda fase del programma di acquisizione del VBM, che contempla la ridefinizione di una Seconda Brigata. Verranno sviluppate due differenti configurazioni: “Far” (o Freccia E1) e “Close” (o Freccia E2), che opereranno congiuntamente e in modo complementare e sinergico. Saranno entrambe dotate di torretta HITFIST, come per il VBM in versione Combat già in servizio presso la Prima Brigata.
 

Il Freccia E1 sarà specializzato nella scoperta a lungo raggio. Garantirà tale funzione grazie al radar LYRA 10 realizzato da Finmeccanica-Selex ES, che sarà accoppiato a una camera termica per l’identificazione dei bersagli e a due lanciatori per mini-UAV (Uncrewed Aerial Vehicle) Horus di Finmeccanica-OTO Melara, con capacità di sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il LYRA 10 - un radar di sorveglianza terrestre che fornisce un’elevata prestazione nella misurazione della posizione dei target -  è in grado di rilevare ed effettuare la classificazione automatica di oggetti di piccole dimensioni in movimento sulla superficie terrestre con basse velocità.

Il Freccia E2 sarà impiegato, invece, per la sorveglianza e acquisizione di obiettivi a breve raggio, in grado quindi di condurre un’esplorazione più ravvicinata. Oltre al sensore di scoperta Janus Full Format di Selex ES (già presente nelle configurazioni più recenti della torretta HITFIST del VBM Freccia e in grado di offrire una visione panoramica a medio-lungo raggio in tutte le condizioni meteorologiche) il Freccia E2 sarà equipaggiato con il TRP-2 RISTA Cavalleria di OTO Melara (Reconnassaince, Intelligence, Surveillance, Target-Acquisition), un veicolo terrestre non pilotato (UGV), e con missili controcarro SPIKE.
 

Il VBM, considerato la “spina dorsale” delle Forze Medie, nasce come veicolo di Fanteria ma risulta perfettamente adattabile ai moderni scenari operativi. E’ un veicolo ruotato, più leggero rispetto al tradizionale veicolo cingolato ma con alti livelli di protezione, in grado di assicurare un’elevata mobilità su strada e non, requisiti fondamentali nei contesti attuali. E’ il primo veicolo interamente digitale, concepito sin dall’inizio per uno sviluppo net-centrico. Il sistema d’arma è interamente realizzato secondo i livelli di protezione balistica imposti dalla classificazione NATO STANAG 4569, quindi contro le minacce antimina.
 

Il VBM assicura, inoltre, un’elevata protezione contro gli agenti nucleari, batteriologici e chimici (NBC) disponendo di apparati per la pressurizzazione degli ambienti interni e di impianti anti-incendio e anti-esplosione. L’insieme di queste caratteristiche fanno del VBM il fulcro delle future Brigate Medie Digitalizzate.