Giovani talenti nei quali il Paese ha investito per primo, difficili da trovare, attrarre e, soprattutto, trattenere. D’importanza basilare la creazione e il mantenimento di un ecosistema dell’innovazione sempre più aperto in cui imprese, università e centri di ricerca condividano progetti e programmi di ricerca. Un modello che Leonardo sta seguendo con diverse iniziative, come i Leonardo Lab, l’Aerotech Academy, la Business Innovation Factory. E non solo, per facilitare il processo che permette di programmare il fabbisogno nel medio periodo, Leonardo ha introdotto strumenti dell’intelligenza artificiale predittiva in grado di orientare la formazione e il percorso di reclutamento delle nuove figure professionali.
"Nel 2021, Leonardo ha assunto 3.753 persone, il 54% delle quali in possesso di titoli di studio Stem – scrive Profumo -. Si tratta di professionalità legate alle tecnologie emergenti e disruptive: ingegneria per l'elettrificazione e la propulsione ibrida, esperti di architetture cloud e supercalcolo, specialisti in data science e intelligenza artificiale. In molti casi sono giovani sotto i 30 anni. Con queste persone ci proponiamo di presidiare gli ambiti di competenza strategici per l'azienda e per il Paese e di disegnare le tecnologie nel prossimo decennio. Per Leonardo e non solo, rappresentano l'investimento di lungo periodo più prezioso."